martedì 17 Settembre 24

Festival Cultura Paralimpica, Mattarella: “A Taranto percorso di civiltà”

Il presidente è stato accolto da un lungo applauso in occasione del suo ingresso in sala. Molte le personalità presenti del mondo istituzionale e non, assieme ai numerosi atleti e atlete dello sport paralimpico

Inaugurato questa mattina presso l arsenale della Marina Militare di Taranto il Festival della Cultura Parlamipica che si svolgerà nel capoluogo jonico dal 14 al 17 novembre. Per l’occasione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raggiunto l’Arsenale militare marittimo jonico.

Un evento nel segno dello Sport, linguaggio universale, a sottolineare la sua capacità di superare limiti, confini e barriere. Ad accogliere il Capo dello Stato sono stati il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Presenti, tra gli altri, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

“A Taranto c’è una tappa di questo percorso di civiltà, che il movimento paralimpico sta spingendo, sospingendo l’intera Italia in questo percorso di civiltà” – ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella –  “Ogni barriera che si abbatte – ha aggiunto – è un successo per tutta la società e in questi anni il movimento paralimpico ha fatto abbattere molte barriere” facendo “emergere talenti” “C’è un nesso inscindibile fra cultura e libertà, lo stesso vale per lo sport” – ha sottolineato il presidente – sono tanti altri i talenti inespressi” perché “ancora non viene offerta” loro “la possibilità di farlo. Questa è una sfida importante che riguarda l’intero movimento paralimpico”.


Il ministro Abodi ha parlato dello sport come “linguaggio universale”. “Lo dice proprio lo spirito di questo appuntamento. – ha dichiarato il ministro – Quella dello sport in generale e della cultura paralimpica merita un’ulteriore affermazione che non è solo dettata dalle medaglie, tante, crescenti e un numero sempre più ampio di persone che riscopre la vita in qualche maniera. Una ricerca molto interessante che è stata fatta ci fa sapere che il 75% delle persone con disabilità, quindi degli atleti paralimpici che intraprendono questo percorso sono felici”. “Penso che questa – ha aggiunto – sia una chiave di interpretazione dello stato d’animo che dovremmo scoprire anche noi che pensiamo sempre a quello che non abbiamo, mentre queste donne e questi uomini riescono a valorizzare al massimo quello che hanno”.

Luca Pancalli presidente del Comitato italiano paralimpico poi parlato della scelta di Taranto come luogo d’accoglienza del Festival “Abbiamo scelto Taranto perchè è una porta aperta sul Mediterraneo e il Mediterraneo per me, nonostante viva le effervescenze notevoli di questo periodo, è un luogo di dialogo tra i popoli e lo è sempre stato storicamente. – ha sottolineato Pancalli – Noi vogliano mostrare uno sport che abbia la capacità di essere un linguaggio universale per superare barriere, tentare di costruire un Paese più civile, più equo e più giusto”.


“Noi – ha spiegato – siamo consapevoli di rappresentare un pezzo di mondo dello sport. Naturalmente ci confrontiamo con lo sport che spesso è declinato come contenitore di medaglie. Noi siamo convinti che non è solo questo. Lo sport è un pezzo di politiche pubbliche del Paese sulle quali avere la capacità di investire, che non devono rappresentare un costo, perchè anche attraverso lo sport si può costruire un Paese migliore, più equo e più solidale. Tutto è saperne valorizzare le grandi capacità che ha di essere strumento di integrazione, di comunicazione , di trasformazione culturale”.

“A me piace pensare, da quasi sessantenne – ha poi dichiarato Pancalli in relazione all’evento – che parli ai giovani, alle scuole, perchè sono loro ai quali dobbiamo affidare il futuro di questo Paese, dobbiamo riuscire a trasferire loro la responsabilità di partire sempre dalle persone più fragili. Il Festival della cultura paralimpica è questo: si parte dalle persone più fragili, le si mette nelle condizioni di guardare non a ciò che hanno perso ma a ciò che è rimasto e diventano dei grandi atleti. Se per metafora questo avvenisse nei percorsi della vita quotidiana di tutte le persone disabili, con percorsi formativi per l’inserimento lavorativo, avremmo un Paese migliore”.

Pancalli ha poi sottolineato che “il presidente della Repubblica nobilita questa quarta edizione, siamo orgogliosi ma nello stesso tempo ci trasferisce un carico di responsabilità per quello che dobbiamo continuare a fare”.

Il Festival, giunto alla sua quarta edizione, ha come tema “Sport, linguaggio universale”. Nella sala rossa il Presidente secondo programma, visiterà la mostra fotografica di Riccardo Pravettoni, e quella dal titolo “Corpi a regola d’arte”, organizzata dalla Scuola Romana dei Fumetti.

Successivamente incontrerà nello “Spazio Milano-Cortina” gli atleti paralimpici che nei prossimi giorni offriranno al pubblico del Festival una simulazione delle varie discipline delle Olimpiadi invernali.

Tra gli invitati, anche Alessandra Campedelli, ex CT della Nazionale di pallavolo femminile sorde dell’Italia; Mahdia Sharifi, atleta afghana della Squadra olimpica dei rifugiati, e Zakia Khudadadi, prima donna afghana a praticare parataekwondo. Spazio quindi al basket in carrozzina, con Joel Boganelli, atleta della Nazionale e allo judo, con Dong Dong Camanni, atleta paralimpico.

 

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