La società rossoblù chiede ad aziende e realtà del territorio di fare squadra per sostenere i costi del campionato
Una richiesta d’aiuto importante, rivolta a imprese e aziende del nostro territorio: il CJ Basket Taranto ha bisogno di un sostegno concreto per terminare il campionato e restare nella serie B nazionale.
Tante le spese, molte le difficoltà affrontate: ora la squadra di pallacanestro del capoluogo ionico lancia l’allarme attraverso una lettera, che riceviamo e pubblichiamo di seguito.
“Come molti sapranno dal 1° luglio 2023 – spiega la società rossoblù – è entrata in vigore la riforma organica del lavoro sportivo frutto di un processo articolato iniziato nel 2019 e conclusosi nel 2022, che stravolgerà l’organizzazione di molteplici realtà sportive che dovranno incrementare costi e personale per promuovere lo sport e l’educazione sportiva“.
“Crediamo – si legge ancora – ora più fortemente che mai, come il nostro territorio abbia bisogno di fare squadra avendo propositi comuni, cercando di gareggiare con le altre realtà di lunga tradizione sportiva. Abbiano un potenziale staff tecnico e professionale interno per poter avviare un cammino comune fruttuoso per tutti.
Per onestà e trasparenza, ma anche per far conoscere meglio tutti i costi che una società di basket maschile in Lega serie B Nazionale deve affrontare, vi comunichiamo che il costo del campionato, comprensivo di varie voci, compresa l’iscrizione alla FIP (Federazione Nazionale Pallacanestro) è di circa euro 520.000,000. L’aiuto che chiediamo è pari a 250.000,000 per terminare la stagione e restare nella lega Nazionale di serie B. Questa forma di supporto e condivisione della nostra vision potrebbe esprimersi in diversi modi: come sponsorizzazione, come aumento capitale oppure con ingresso di persone nell’organico della società. Inoltre presenteremo un Welfare aziendale alle Aziende che aderiranno proponendo “Fringe Benefit” ai dipendenti”.
“Se tutti ci sostenessero in base alle proprie potenzialità – continua l’appello del CJ – sarebbe una bella forma equa di partecipazione. Se tutte le aziende in indirizzo potessero destinare una aliquota pari all’ 1% del proprio valore EBITDA non solo raggiungeremmo l’importo necessario ma potremmo anche programmare un aumento di capitale sociale ed iniziare a fare rumore nel basket non solo di questa città ma di questa provincia”.