Le sigle sindacali commentano le recenti dichiarazioni del presidente di Kyma Ambiente e chiedono che domani, nell’ambito dell’ennesimo incontro con ARPAL Puglia, sia revocata la procedura di licenziamento collettivo aperta lo scorso ottobre
“Accogliamo con soddisfazione le dichiarazioni del Presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, che ha finalmente annunciato il salvataggio della Società. Alla luce di queste dichiarazioni alle quali non possiamo che dar credito e considerati i rilievi dell’AGCM circa la grave carenza di personale che impedisce il compiuto espletamento dei servizi affidati in house, il Presidente non potrà che convenire con noi sulla necessità di revocare la procedura di licenziamento collettivo aperta lo scorso ottobre”.
Così Uiltrasporti, Fiadel, FP CGIL, FIT CISL, SIULS e Usb, commentano le recenti dichiarazioni del presidente di Kyma Ambiente, che nella giornata di ieri aveva affermato sulla sua pagina Facebbok: “Abbiamo salvato l’azienda a settembre dello scorso anno con una azione mirata e imponente. Se dopo un anno che si grida al lupo al lupo i conti dell’azienda migliorano e addirittura si onorano gli impegni con il Comune di Taranto( prestito da 2,5 milioni di euro) e parimenti si onorano i creditori, vuol dire che si vuole la distruzione di questo patrimonio per fini politici”.
Parole scritte all’indomani di un Consiglio comunale in cui i vertici dell’Amiu erano stati duramente attaccati anche dagli esponenti della ex maggioranza ed era stata messa ai voti una mozione che chiedeva il rinnovo del management della partecipata.
“Se l’azienda è salva – è la risposta delle sigle sindacali alle parole di Mancarelli – la procedura di licenziamento collettivo, tutt’ora in piedi, in proroga dei termini su accordo delle parti, non ha più motivo di esistere: domani, alla presenza dell’ARPAL PUGLIA, ci sarà l’ennesimo incontro presso la sede della società; ci aspettiamo in tale sede che coerentemente con quanto dichiarato l’Azienda revochi la procedura poiché cessate, ove mai esistite, le motivazioni poste a base della stessa”.