In alcuni seggi tarantini, gli elettori vengono interrogati sulla volontà di ritirare tutte le schede disponibili. La Cgil denuncia una prassi potenzialmente lesiva della libertà di voto e chiede un intervento urgente delle autorità
La Cgil di Taranto ha lanciato un segnale d’allarme in merito alle operazioni elettorali in corso per le amministrative e i referendum dell’8 e 9 giugno. Il sindacato ha inviato una segnalazione formale alla Prefettura di Taranto, alla commissaria prefettizia del Comune Dott.ssa Giuliana Perrotta, alla Questura e al Comando della Polizia Locale, denunciando presunte irregolarità in alcuni seggi della città.
Secondo quanto riportato nella nota stampa a firma del segretario generale Cgil Taranto Giovanni D’Arcangelo, in più sezioni elettorali i presidenti di seggio starebbero chiedendo agli elettori se intendano ritirare le schede per la scelta del sindaco e/o quelle per i referendum. Una prassi, questa, che la CGIL definisce “in aperto contrasto con quanto previsto dal manuale operativo” fornito a tutte le sezioni elettorali.
“Un comportamento del genere – spiega il sindacato– può influenzare la scelta delle persone verso la loro libera espressione del voto.”
La Cgil sottolinea infatti che il compito del presidente di seggio e di tutti i componenti del seggio elettorale è garantire l’imparzialità nelle operazioni di voto e non assumere nessun atteggiamento che possa influenzare la libera scelta del cittadino.
Alla luce di questi episodi, la Cgil chiede un intervento urgente da parte delle autorità competenti. L’invito èquello di diffondere immediatamente un messaggio chiarificatore che ribadisca le corrette modalità di svolgimento del voto, a tutela del diritto democratico di ogni cittadino.