mercoledì 16 Ottobre 24

Lavoro povero in appalti di Taranto, Marchese (Usb): “Servono risorse in più”

“Il Comune convoca tavoli di crisi per annunciare l’assenza di risorse sufficienti anche per rinnovare gli appalti alle attuali condizioni inaccettabili. Rivendicare la dignità del lavoro di chi continua a garantire servizi a tutta la comunità”

Salari bassi, poche ore di lavoro e discontinuità lavorativa: sono questi i tratti distintivi del lavoro negli appalti pubblici. E il Comune di Taranto certamente non fa eccezione.

Le centinaia di lavoratori e lavoratrici impegnati nella pulizia degli asili nido, nella ristorazione scolastica, nell’igiene ambientale e in altri servizi essenziali affrontano una situazione difficile, con salari che spesso non superano i 700 euro al mese e contratti che coprono solo alcuni mesi all’anno a causa di sospensioni contrattuali senza retribuzione.

Ad illustrare questa situazione critica è Francesco Marchese di Usb Lavoro Privato, citando il caso delle lavoratrici addette alle pulizie negli asili nido comunali, per le quali c’è stato persino al taglio delle attività straordinarie e del reddito. Un cambiamento “rivendicato con fermezza dall’ormai ex Assessore ai Servizi educativi, nonostante le risorse fossero già state stanziate da una precedente Delibera di Giunta Comunale, di cui la stessa Amministrazione ha fatto carta straccia”.

“Servirebbe da parte dell’Amministrazione Melucci una completa inversione di rotta contro disuguaglianze e lavoro povero. Servirebbe un tavolo permanente sugli appalti comunali, per discutere con le organizzazioni sindacali le misure urgenti da adottare per restituire dignità a centinaia di famiglie e migliorare la qualità dei servizi pubblici. Tra i temi da affrontare ci sono salario minimo, orario minimo e continuità lavorativa”, aggiunge Marchese.

Al contrario, il Comune convoca tavoli di crisi per annunciare l’assenza di risorse sufficienti anche per rinnovare gli appalti alle attuali condizioni inaccettabili. Per l’Usb è fondamentale dare impulso alla mozione approvata due anni fa dal Consiglio Comunale di Taranto sull’internalizzazione dei servizi ordinari e continuativi, per risparmiare risorse pubbliche, migliorare la qualità dei servizi e dare tutela a lavoratrici e lavoratori poveri e precari”.

In questo quadro, l’Usb si schiera al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che operano negli appalti del Comune di Taranto, continuando ad organizzare le loro lotte, per rivendicare la dignità del lavoro di chi continua a garantire servizi a tutta la comunità, nonostante l’indifferenza dell’Amministrazione comunale di Taranto.

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