di Emanuela Perrone
Anche l’Asl di Taranto ha aderito all’iniziativa nazionale per ricordare le migliaia di vittime tra gli operatori sanitari palestinesi e per chiedere la fine del massacro che da due anni devasta la Striscia di Gaza
Nella serata di ieri anche l’ospedale SS. Annunziata di Taranto si è unito al flash mob nazionale “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”, un’iniziativa diffusa in tutta Italia per ricordare le migliaia di vittime tra gli operatori sanitari palestinesi e per chiedere la fine del massacro che da due anni devasta la Striscia di Gaza.
La direzione dell’Asl di Taranto ha voluto aderire convintamente, esponendo la bandiera palestinese sulla facciata principale del nosocomio e illuminando simbolicamente la serata con un segnale di solidarietà e pace.
Alle 21, nonostante la pioggia battente, decine di persone si sono radunate davanti all’ospedale: tra loro medici, infermieri, cittadini comuni e rappresentanti della società civile, uniti dalla volontà di manifestare vicinanza al popolo palestinese e condannare quello che viene definito un genocidio in corso.
Il momento più toccante è stato quando i partecipanti hanno letto ad alta voce i nomi dei 1.677 operatori sanitari uccisi nei bombardamenti e nei combattimenti, un gesto semplice ma di grande impatto che ha trasformato numeri spesso astratti in volti e storie da ricordare.
La scelta di dare spazio a questa iniziativa in un presidio sanitario non è casuale: ospedali e medici rappresentano il luogo della cura e della vita, il contrario della guerra e della distruzione, ed è per questo che il loro impegno assume un valore simbolico ancora più forte. Taranto, con la sua partecipazione, si è inserita in un coro di voci che da nord a sud del Paese hanno acceso luci per Gaza, trasformando il dolore in memoria attiva e in richiesta di giustizia.