di Angelo Nasuto
Massafra: un’intera comunità ha partecipato alle esequie nella parrocchia di San Lorenzo Martire
La comunità massafrese in un’accorata assemblea si è stretta nel dolore. Ieri mattina una grande folla ha dato l’ultimo saluto a Julissa, la ragazza che è improvvisamente mancata in circostanze tragiche venerdì scorso, partecipando in massa alle esequie tenutesi presso la parrocchia di San Lorenzo martire.
Il duomo di Massafra è stato letteralmente invaso da molti cittadini che hanno voluto presenziare alla cerimonia funebre, officiata da Don Giuseppe Ciaurro, parroco della chiesa di una zona del centro storico delle Tebaide. Protagonisti in assoluto della triste occasione sono stati in primis i ragazzi del liceo “De Ruggieri” i quali in una commuovente adunanza spontanea sono corsi in chiesa per rendere omaggio alla loro collega. Una partecipazione di massa talmente forte che la maggior parte degli studenti dell’istituto hanno avvertito il bisogno di assentarsi dai banchi scolastici, pur di salutare la collega studentessa; erano presenti anche gli organi dirigenziali della scuola: la Preside Elisabetta Scalera, con i suoi collaboratori e segretari.
Davvero struggenti le iniziative dei giovani liceali della sua classe, la 1^M, presentatisi tutti sul sagrato della chiesa, prima dell’arrivo della salma, con una maglietta bianca con la dolce frase che rivendicava la presenza di Julissa tra loro con la sua voce e le sue risate. Altri studenti sono arrivati con un fiore, altri ancora con un palloncino bianco, chi con semplici pantaloni e maglietta sempre bianca, facendo da cornice alla folla di familiari, amici, e cittadini sconvolti.
Tra lacrime e silenzi carichi di dolore, il parroco ha rivolto parole di conforto ai presenti, invitando a riflettere sull’importanza dell’ascolto, del dialogo e del sostegno reciproco che ogni persona vivente dovrebbe darsi nei momenti di difficoltà. Il sacerdote ha auspicato che non si debba mai rispondere con il silenzio al grido di aiuto dei nostri ragazzi, un grido che a volte la società immersa nella frenesia di tutti i giorni non riesce a percepire.
Ma questa mancanza di dialogo è talvolta incentivata ancor di più dalla diffusione oltremodo di commenti fuori luogo e senza senso sul fatto tremendo che impone invece un silenzio di riflessione sacrosanta. Una compostezza auspicata anche dal pensiero della Preside, che ha affermato, ricordando l’affetto dei suoi ragazzi. “Vi è stata da parte di studenti, docenti e personale scolastico un’adesione spontanea e totale alla cerimonia funebre. Una partecipazione commovente, perché mossa da un dolore sincero e autentico”.
La Dirigente rimarca che i sentimenti di tristezza dei ragazzi meritano un grande rispetto da parte di noi adulti, soprattutto tra quelli che in queste ore elaborano teorie infondate di colpevolezza, forse solo per il bisogno della ragione di ricercare spiegazioni possibili di quanto è accaduto. “Dovremmo imparare da questi ragazzi – conclude – che oggi hanno assistito alla cerimonia funebre con compostezza e rispetto, dimostrando che la pietas è un sentimento silenzioso che sospende ogni giudizio e che ci rende più umani. Non diamo ai ragazzi colpe che non hanno”. Aggiungiamo noi che è ora di finirla con certi commenti sui social: occorre solo un religioso e rispettoso silenzio.