È volto al termine il congresso nazionale del polo d’eccellenza di Castellana Grotte. Gli esperti hanno discusso le ultime terapie e l’importanza di un approccio personalizzato per i pazienti affetti da Ibd
Si è concluso il congresso nazionale sulle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) presso l’Irccs “S. De Bellis” di Castellana Grotte, polo d’eccellenza pugliese che segue circa 1.800 pazienti e ha registrato oltre 460 ricoveri nel 2024. L’evento, articolato in quattro sessioni, ha visto la partecipazione dei maggiori esperti nazionali che hanno fatto il punto sulle innovative terapie per il trattamento di patologie come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
“Abbiamo esplorato il futuro delle terapie attraverso l’analisi di casi clinici e valutazioni chirurgiche, affrontando anche temi controversi come l’utilizzo dell’ecografia e degli scores endoscopici”, ha spiegato il dottor Mauro Mastronardi, responsabile dell’Unità Operativa Ibd del “De Bellis” e organizzatore del congresso.
Particolare attenzione è stata dedicata alle esigenze dei pazienti, con l’obiettivo di fornire risposte concrete alle loro necessità. Il professor Paolo Gionchetti dell’Università di Bologna ha evidenziato i progressi nel campo dei farmaci biotecnologici, particolarmente efficaci nei casi più gravi, sottolineando però l’importanza di un approccio personalizzato: “Per i pazienti con decorso più lieve, le terapie tradizionali mantengono un ruolo fondamentale”.
Guardando al futuro, il presidente del Civ dell’istituto, Enzo Delvecchio, ha annunciato un’importante novità per il 2025: l’istituzione del registro Ibd, che raccoglierà la documentazione sanitaria di tutti i pazienti in cura presso il “De Bellis”, confermando l’impegno dell’istituto nella prevenzione e nel trattamento di queste patologie sul territorio.