Opposizione all’attacco sulla gestione estiva delle marine: “Si privilegiano gli incassi immediati al decoro urbano”
A far discutere la comunità di Manduria questa volta sono le “mini-strisce blu”. Il sistema di parcheggi a pagamento, già oggetto di ironia sui social negli anni scorsi per le sue dimensioni ridotte, è stato nuovamente installato nelle marine manduriane, scatenando le critiche dell’opposizione. “Quattro lunghi e penosi anni di amministrazione Pecoraro ci hanno ormai abituato a tutto, ma non imparare dai propri errori è davvero qualcosa di surreale”, tuona Alleanza Civica Popolare insieme a Manduria Migliore, Federcivica e Puglia Popolare Manduria in una nota congiunta.

Le forze di opposizione puntano il dito non solo sulla realizzazione discutibile delle strisce, ma sull’intera gestione della località marittima. “Perché cominciare proprio dalle strisce blu anziché da interventi fondamentali come la pulizia di strade e piazze, il diserbo, il ripristino delle passerelle per la spiaggia o la pulizia degli arenili?”, si chiedono i rappresentanti delle forze civiche.

Secondo l’opposizione, la scelta dell’amministrazione sarebbe dettata da mere ragioni economiche: “Si privilegiano quei lavori che generano entrate immediate, sebbene realizzati in modo approssimativo, a scapito di quelli che incidono davvero sulla qualità della vita”.
Non mancano i paragoni con le realtà vicine. “A pochi chilometri da noi, il Comune di Maruggio dimostra ogni anno come si possa gestire con efficienza e lungimiranza una marina, con interventi programmati e servizi puntuali che partono prima dell’arrivo dei turisti”, sottolineano i gruppi di opposizione, che concludono: “Per imparare dagli altri serve una qualità oggi assente nel nostro Palazzo di Città: la capacità di mettersi in discussione”.