Se si esprime positivamente sull’AIA, spiega Fabio Matacchiera, Taranto sarà condannata a subire per altri anni l’impatto devastante di un’industria che per produrre dovrà immettere in atmosfera ed in mare sostanze cancerogene e neurotossiche
“Nella mia attività pubblica di ambientalista che inizia negli anni ’80, non ho mai visto così possibile e vicina la chiusura dell’area a caldo che io auspico fortemente. Nelle prossime ore il sindaco di Taranto dovrà esprimersi – insieme agli altri enti locali – in merito alla approvazione della nuova AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) che prevede la prosecuzione della produzione a carbone con gli altiforni e le cokerie come è sempre stato fino adesso, in attesa di programmare e realizzare i famosi “forni elettrici”. Questa nuova autorizzazione farebbe subire a Taranto, ancora per lunghi e svariati anni, l’impatto devastante dei fumi e delle sostanze nocive sul territorio e sui cittadini.”
Queste le parole di Fabio Matacchiera presidente del Fondo Antidiossina onlus.
“Il sindaco ha facoltà di esprimere parere positivo o parere negativo. Sappiate che nel primo caso, cioè se si esprime positivamente sull’AIA, – spiega – Taranto sarà condannata a subire per altri anni l’impatto devastante di un’industria che per produrre dovrà immettere in atmosfera ed in mare sostanze cancerogene e neurotossiche. Oggi più che mai le sorti di Taranto sono legate e dipendono dal parere positivo o negativo del neo eletto sindaco di Taranto, Piero Bitetti, e degli altri enti locali coinvolti.”
Matacchiera chiede al sindaco con forza e per tutelare la salute dei cittadini, “di esprimere un parere negativo. In caso contrario, si prevede la nuova attivazione di tutti gli altiforni. A tal fine, la legge prevede che il sindaco debba redigere un parere sanitario con le apposite prescrizioni.”