“Con l’ultima tranche di oltre 130€, i lavoratori hanno recuperato solo parzialmente il potere d’acquisto perso”
“L’incontro di oggi con Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del Ccnl parte subito nel vivo affrontando i temi del salario, della riduzione dell’orario e del welfare. La nostra richiesta di 280€ di incremento salariale nel triennio al livello medio e la riduzione dell’orario di lavoro, unitamente alle richieste sul miglioramento del welfare, per noi non sono negoziabili”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
I lavoratori hanno bisogno di recuperare potere d’acquisto, poiché negli ultimi dieci anni hanno recuperato solo un terzo dell’inflazione. “Con l’ultima tranche di oltre 130€, legata al dato dell’Ipca, i lavoratori hanno recuperato solo parzialmente il potere d’acquisto perso”, precisa.
“L’orario di lavoro è fondamentale per rilanciare le nostre industrie manifatturiere. È arrivato il momento di ridurre l’orario di lavoro settimanale a 35 ore a parità di salario, per attrarre le nuove generazioni e bilanciare vita e lavoro
Dobbiamo continuare a migliorare il welfare aziendale, rafforzando strumenti come metaSalute e Cometa. La pandemia ha messo a dura prova il sistema sanitario nazionale e l’assistenza sanitaria integrativa ha permesso a migliaia di lavoratori di accedere a cure e visite specialistiche fondamentali”, continua Palombella.
“Sebbene la trattativa sia iniziata in salita, noi non ci arrendiamo perché siamo convinti delle nostre idee. Le nostre richieste sono giuste e non arretreremo al primo ostacolo. Federmeccanica e Assistal devono sapere – conclude il segretario Uilm – che andremo avanti, con il sostegno convinto dei nostri lavoratori che hanno approvato la piattaforma contrattuale di Fim Fiom Uilm con il 97% dei consensi. Non li deluderemo”.