Il Ministero dell’Agricoltura riconosce l’emergenza temperature per gli allevamenti di cozze in Puglia. Associazioni e sindacati: “Precedente storico, ora servono bonifiche e tutele”
Per la prima volta in Italia, l’innalzamento delle temperature del mare viene riconosciuto come calamità naturale. La svolta arriva con il decreto del Ministero dell’Agricoltura che dispone l’utilizzo del fondo di solidarietà nazionale a sostegno delle imprese mitilicole pugliesi.
“È un risultato frutto dell’impegno condiviso di tutte le istituzioni competenti”, dichiarano in una nota congiunta le principali sigle sindacali e associazioni di categoria del settore, da Legacoop a Confesercenti, da Unci a Confcooperative, insieme a Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca.
La decisione ministeriale fa seguito a un lungo percorso di pressioni e documentazione scientifica fornita dagli operatori del settore. Nei prossimi giorni, le organizzazioni hanno annunciato che chiederanno un incontro con l’assessore regionale Pentassuglia “per verificare l’entità delle risorse disponibili e le modalità di accesso agli aiuti”.
Ma la questione non si esaurisce qui. “Mentre si affronta l’emergenza in atto, è necessario individuare soluzioni strutturali”, sottolineano i rappresentanti del comparto, puntando i riflettori sulla situazione del Mar Piccolo di Taranto. “L’area deve essere al più presto bonificata e restituita alle imprese mitilicole, come già stabilito da diverse delibere del consiglio comunale”.
Le associazioni lanciano anche un monito: “Saremo pienamente mobilitati in tutte le sedi per impedire progetti che nulla hanno a che fare con la storia e la tutela dell’ambiente e delle attività millenarie del Mar Piccolo”. Il commissario Perrotta ha già convocato il tavolo della mitilicoltura per discutere, tra l’altro, del dissequestro delle aree interessate.