Il capoluogo jonico, con 107 notti rilevate nel 2022, si piazza ai primissimi posti di questa particolare graduatoria. Sui cambiamenti climatici che stanno modificando le nostre vite la politica, oltre i meri proclami, non sa andare
Aumentano le notti tropicali nelle città italiane. Mediamente, nel Belpaese, per 58,3 notti la temperatura non è scesa sotto i 20 gradi. Il fenomeno colpisce di più il Sud, la Pianura Padana e le città densamente urbanizzate. Uno degli indicatori utilizzati da Istat per inquadrare queste dinamiche anomale è appunto quello delle notti tropicali. Con questa espressione, si intendono le notti in cui la temperatura non scende al di sotto dei 20 gradi. Secondo i dati elaborati, durante il 2022, sono state in tutto 6.182 le segnalazioni di questo fenomeno registrate nei 109 capoluoghi di provincia italiani. Taranto, con 107 notti rilevate, si piazza ai primissimi posti di questa particolare graduatoria. In Puglia soltanto Bari (111 notti) fa peggio.
Sono 52 i capoluoghi di provincia che, complessivamente, riportano dati sopra la media nazionale. Il comune capoluogo in cui si registra il maggior numero di notti tropicali è Messina: nella città siciliana sono state 122 le notti con temperature troppo alte. Seguono Reggio Calabria, Agrigento (entrambe a 121) e Palermo (119). Le zone del Paese che risultano colpite più a lungo durante l’anno sono le aree del meridione, in particolare come abbiamo visto la Sicilia. Si tratta di territori in cui spesso bisogna fare i conti con fenomeni di grave siccità e temperature estreme. I conti andranno fatti anche con i cambiamenti climatici, in rapida ascesa nel pianeta. Ma di questo, al di là di meri proclami, la politica sembra essere poco interessata.