A confermarlo i dati pubblicati dall’Istat. Il tasso di occupazione sale al 51,2%
Sono 11mila, inoltre, gli occupati in più rispetto al 2023 mentre il tasso di occupazione sale al 51,2% e il tasso di disoccupazione scende, per la prima volta, ad una sola cifra: 9,3%. La città di Bari, in particolare, segna 122mila occupati e un tasso di occupazione che sale al 59,7 per cento, 10 punti in più rispetto al 2018. Il tasso di disoccupazione scende per la prima volta al 5,1%.
Milano, città di riferimento, registra il 5%. La performance della Puglia, complessivamente, risulta migliore rispetto a quelle delle altre regioni del Mezzogiorno. I tempi indeterminati – 783mila nel 2024 – superano quelli determinati e risultano aumentati di 10mila unità rispetto al 2023.
“Questi dati – sottolinea il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – sono l’attestazione di un miglioramento, ma anche lo stimolo a fare di più per consolidarli e per rendere la nostra regione ancora più attrattiva. Siamo al lavoro per fare della Puglia un polo nazionale di innovazione, per stimolare le idee dei nostri giovani e trasformarle in imprese di successo su tutti i mercati e soprattutto per trattenerle in Puglia, dove sono nate e si sono formate grazie ad un sistema dell’università e della ricerca che le ha nutrite e potenziate”.
“Oggi – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – leggiamo i risultati di politiche di incentivazione favorite da strumenti agevolativi regionali come Contratti di Programma, Pia, Nidi, TecnoNidi e tanti altri che hanno sostenuto e portato in Puglia imprese e innovazione e che hanno spinto l’occupazione. Stiamo lavorando con il partenariato sociale, il sistema universitario e quello bancario perché la Puglia diventi sempre più capace di attrarre talenti e di farli restare”. (Ansa)