“È essenziale che l’azienda adotti un approccio etico, conforme alle leggi, che assicuri che le promozioni e le assegnazioni di mansioni avvengano attraverso processi trasparenti e meritocratici”
È stata un’assemblea straordinaria quella che nella giornata di venerdì 1 marzo 2024, preso la sala Sandro Pertini della Uil di Taranto, ha visto la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti i servizi della Sanitaservice Asl Taranto.
Appassionati gli interventi dei dipendenti che hanno denunciato la mancanza di trasparenza e i privilegi a pochi e le vessazioni a molti. Le carriere fulminanti, denunciate dalla Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil, gridano giustizia e sono indice di un degrado e un senso di impunità che da tempo si registra nella Sanitaservice.
“L’attuale management, contestato solo dai sindacati confederali, – hanno detto Alessio D’Alberto (Fp Cgil), Flavia Ciracì (Cisl Fp) e Giovanni Maldarizzi (Uil Fpl) – ha determinato le diseguaglianze che noi denunciamo, e sta mettendo in pericolo la stessa esistenza della Sanitaservice che FP Cgil, Cisl FP e Uil FPL hanno sempre sostenuto. È un abisso senza fine a cui gli organi di controllo, politici e giudiziario, hanno il dovere di intervenire.
Questa gestione capricciosa delle carriere, dove si assiste a transizioni improvvise da semplici operatori a dirigenti senza il rispetto delle procedure concorsuali pubbliche, non solo è moralmente riprovevole ma apre anche la porta a danni erariali significativi e favoritismi inaccettabili. – Continuano – La discriminazione e l’arbitrarietà che permeano queste decisioni minano non solo la fiducia dei lavoratori ma anche quella dell’intera comunità. È sconcertante vedere come, nonostante le legittime rivendicazioni di molti per il riconoscimento di mansioni superiori, l’azienda opponga resistenza, dimostrando un chiaro esempio di due pesi e due misure”.
Secondo i sindacati della Funzione Pubblica: “È essenziale che Sanitaservice ASL TA adotti un approccio etico, conforme alle leggi, che assicuri che le promozioni e le assegnazioni di mansioni avvengano attraverso processi trasparenti e meritocratici. Dobbiamo ristabilire un ambiente di lavoro in cui ogni dipendente si senta valorizzato e rispettato, indipendentemente dalla posizione o dal compito svolto. – Si legge nella nota – Quando un operatore di call center del Cup, un primo punto di contatto essenziale per i nostri servizi sanitari, viene promosso a un ruolo dirigenziale senza un meritato processo di selezione, non si tratta solo di una questione di equità interna. Si sottrae una risorsa fondamentale all’operatività quotidiana, aggravando i tempi di attesa per i cittadini che si affidano a questi servizi.
Chiediamo – concludono D’Alberto, Ciracì, Maldarizzi – una revisione delle pratiche di assegnazione delle mansioni e delle promozioni, assicurando che queste siano sempre orientate a migliorare il servizio alla comunità, piuttosto che servire interessi interni o favoritismi. Chiediamo inoltre che si dia seguito al riconoscimento di buoni pasto e tempi di vestizione, alle assunzioni degli idonei, all’aumento delle ore dei part-time, all’erogazione del premio Covid così come concordato, e al completamento dell’internalizzazione del 118”.