La cooperativa viene posta “come responsabile di inadempienze in realtà attribuibili al solo Comune di Taranto”
La Società Cooperativa Kratos, gestore dei canili comunali di Taranto, risponde alle recenti critiche mosse nei suoi confronti riguardo la gestione dei gatti randagi nella città, respingendo le accuse di negligenza, definendole “prive di qualsiasi fondatezza e di verifica delle fonti”.
Pur operando nella correttezza e limpidezza che l’ha sempre contraddistinta – come dimostrato dalle fatture relative ai gatti soccorsi e curati nel periodo tra il 1° luglio e il 15 agosto 2024 – la Kratos sottolinea che, in qualità di concessionario, non può effettuare lavori di manutenzione straordinaria nei locali adibiti al ricovero dei gatti, competenza che spetta al Comune di Taranto.
“Ad oggi, le innumerevoli comunicazioni sia verbali che cartacee, inerenti le migliorie da apporre in essere all’ interno dei locali suddetti, risultano inevase, ponendo erroneamente la Società Cooperativa Kratos come responsabile di inadempienze in realtà attribuibili al solo Comune di Taranto”, si legge nella nota.
Riguardo al soccorso animale, la cooperativa evidenzia le difficoltà legate alla mancanza di un’autoambulanza veterinaria nella struttura convenzionata sul territorio di Taranto, l’unica disponibile secondo i requisiti del bando. Questo impedisce l’utilizzo di strutture precedentemente convenzionate fuori dal territorio comunale, complicando le operazioni di soccorso.
La società sottolinea inoltre l’importanza di affrontare il problema del randagismo felino in modo sistematico, evidenziando la necessità di sterilizzazioni più diffuse per controllare la popolazione di gatti randagi e prevenire la diffusione di malattie.
“Parlare di centinaia di gatti deceduti o ancor peggio scomparsi nel nulla: sembra di parlare con i mulini a vento di Don Chisciotte della Mancia. Vorremmo poter confrontarci con schede e documentazione per ritornare a parlare di realtà. A queste illazioni che diffamano l’operato di questa società seguirà formale riscontro di ogni singola affermazione dovutamente documentata”, dichiara la Kratos, riservandosi di tutelare la propria immagine nelle sedi competenti.