Rischi quotidiani per chi si reca all’ex Ospedale Testa: mancanza di marciapiedi e illuminazione mette in pericolo la vita dei pendolari
Volano ancora alto le denunce per quanto riguarda l’imbocco della Statale 106, una strada a scorrimento veloce che, per attraversarla, si mette a rischio la propria incolumità. Anche solo per andare a lavoro.
È il destino di tanti lavoratori di Arpa Puglia e della Asl che ogni giorno si recano negli edifici dell’ex Ospedale Testa in contrada Rondinella, senza poter godere di un marciapiede o semplicemente di illuminazione stradale.
“Soprattutto d’inverno, per chi esce dopo le 18, è impossibile che le auto possano vedere le strisce pedonali”, dichiara una lavoratrice di Arpa Puglia, citata da RaiNews. Mentre c’è chi sottolinea le scarse condizioni in cui versa la fermata dell’autobus, sotto una pensilina fatiscente, dove molti lavoratori sono costretti ad attendere per far rientro a casa.
Situazioni precarie anche per chi usa la macchina, obbligato a una svolta pericolosa senza l’ausilio di un semaforo o di una rotatoria. Criticità che i sindacati continuano a segnalare alle autorità competenti, Comune e Anas, senza aver ricevuto ancora nessuna risposta soddisfacente.