L’iniziativa assunta dai Genitori Tarantini e da numerose associazioni e comitati del territorio
Un manifesto provocatorio, ma significativo nel suo messaggio. “Se ci volete morti, sparateci”. La frase campeggia su un manifesto affisso a Taranto e che sarà visibile in varie vie cittadine ( viale Magna Grecia, via Emilia e Corso Italia) L’iniziativa promossa da Genitori Tarantini, gruppo di attivisti, assieme ad associazioni e comitati locali, vuole sensibilizzare l’attenzione delle istituzioni in direzione dell’emendamento promosso dai ministri Fitto e Urso, cosiddetto “salva infrazioni” a tutela dei siti di interesse strategico nazionale. La questione resta l’emergenza ambientale e sanitaria del capoluogo ionico in virtù delle emissioni inquinanti date dalla presenza dei grandi insediamenti industriali.
La norma, approvata in commissione Politiche dell’Ue al Senato, mira a chiudere la procedura di infrazione sull’impianto siderurgico di Taranto in virtù della mancata adozione delle misure necessarie a ridurre l’impatto ambientale dello stabilimento.
“Sono nato morto e non lo sapevo.- dichiarano gli attivisti nella missiva letta nel corso della conferenza stampa – Lo Stato mi ha condannato prima che io nascessi, ma lo Stato siamo anche noi, sono anche io. Vuoi vedere che è anche colpa mia? Io, da tarantino, cosa faccio per limitare tutto ciò?”.