Le sigle sindacali denunciano: “Ennesima tragedia sfiorata, servono soluzioni concrete e celeri”
Nemmeno le festività pasquali hanno interrotto l’ormai lunga catena di atti vandalici ai danni dei mezzi di trasporto pubblico a Taranto.

Secondo quanto riferito dai sindacati, il primo episodio sarebbe avvenuto nella serata del venerdì Santo, intorno alle ore 19:00 a discapito dell’autobus n.789 nel Q.re Paolo VI, nei pressi della nota fermata sita sulla S.S. Taranto Martina F. in direzione Porto Mercantile, “location” questa già agli onori di cronaca per le molteplici sassaiole. Anche stavolta è stata sfiorata la tragedia, dal momento che a ridosso del vetro bersagliato ed infranto, erano seduti una mamma con la figlia minorenne.
Il lancio di sassi, così come nelle altre occasioni, è avvenuto dal lato opposto alla corsia di marcia, con notevole pericolo anche per gli altri veicoli in transito.
Il secondo episodio invece, è accaduto nel tardo pomeriggio di sabato (vigilia di Pasqua) intorno alle ore 18:00 in Via Masaccio nel Q.re Tamburi, quindi nel pieno centro abitato ed in pieno giorno.
La sassaiola indirizzata all’autista ha causato l’interruzione della corsa con il bus stracolmo di utenza, causando anche un grave disservizio per l’utenza.

“Si tratta di una pratica che mette a serio rischio la SICUREZZA dei conducenti – scrivono le sigle sindacali – ma anche la regolarità dell’esercizio, perchè inevitabilmente i bus con i vetri lesionati o infranti devono rientrare in rimessa, lasciando quindi gli utenti in attesa.
Inoltre, non di minor importanza è il disagio a cui deve fare fronte il malcapitato Operatore che, oltre al danno psicologico, ha il dovere, a proprie spese e fuori dall’orario di lavoro, di recarsi nelle sedi opportune per relazionare quanto avvenuto”.
“I lavoratori sono STANCHI – denunciano i sindacati – stanchi di dover lavorare senza tutela, stanchi di non essere protetti, stanchi di esser abbandonati anche a seguito di deviazioni, come per la Settimana Santa, con parcheggi selvaggi di automobilisti che hanno recato molteplici difficoltà di transito, stanchi di non avere la certezza di tornare a casa dalle loro famiglie illesi stanchi delle parole di conforto a seguito di questo atti vandalici. I lavoratori hanno paura e non vogliono essere
bersaglio mobile di questi vandali che si divertono in modo irresponsabile, ed insieme all’utenza vivono nel costante terrore di essere protagonisti di un eccidio.
Questa situazione più volte denunciata a tutte le Autorità competenti, non vede soluzioni immediate”.
Per le sigle sindacali servono punizioni esemplari e provvedimenti drastici, finanche con blocchi immediati del servizio nelle zone a rischio; pertanto chiedono al sindaco di Taranto, all’assessore alle Partecipate, Michele Mazzariello, al Prefetto e alla Polizia locale “soluzioni per la SICUREZZA di lavoratori ed utenza, rimanendo fin da subito disponibili per l’istituzione di un tavolo di concertazione, al fine di individuare misure di protezione e tutela per i dipendenti di Kyma-Mobilità” e, in assenza di risposte concrete e celeri, si dichiarano pronte allo sciopero.