L’ente di ricerca scientifica ha scelto di impiegare le risorse così ottenute per aumentare l’incisività e l’operatività delle attività di ricerca e di scienza partecipata (citizen science), con il fine di far scoprire e far innamorare sempre più cittadini e soci delle meraviglie del Golfo di Taranto
I fondi del PNRR – fanno sapere nella nota – aiutano la Jonian Dolphin Conservation a fare un salto nel futuro grazie agli investimenti per la transizione digitale!
Un progetto della JDC ha avuto accesso all’incentivo “Transizione digitale organismi culturali e creativi” (TOCC digitale) che, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia, sostiene l’innovazione lungo tutta la filiera culturale: dalla produzione alla gestione, fino all’incontro con il pubblico.
Tra i beni immateriali – aggiungono – spicca la collaborazione con il CNR STIIMA di Bari, in particolare con la prima ricercatrice dott.ssa Rosalia Maglietta, che ha portato alla realizzazione dell’interfaccia grafica di un algoritmo di foto-identificazione delle pinne dorsali dei grampi, una specie di delfino senza il naso e con striature sul dorso, ora disponibile sulla piattaforma [www.ispiriamo.it](http://www.ispiriamo.it).
“La collaborazione prestigiosa con il CNR – ha dichiarato Vittorio Pollazzon, presidente di Jonian Dolphin Conservation – ha dato vita a uno strumento che consentirà l’avvio del censimento dei grampi in tutto il Mediterraneo. Al momento siamo il centro di ricerca che in questo bacino può vantare il maggior numero di avvistamenti di Grampi: abbiamo la responsabilità di proteggere questi cetacei, sui cui spostamenti conosciamo ancora poco. Questo algoritmo ci aiuterà a raccogliere dati preziosissimi e molti centri di ricerca nel mondo guardano con grande attenzione alla piattaforma e ai suoi sviluppi futuri”
Sul fronte della ricerca in mare i fondi del “TOCC digitale” – la JDC ha cofinanziato il progetto – hanno consentito l’installazione nella sede di Palazzo Amati di una “mesh wi-fi net”, cioè una rete di punti di accesso interconnessi che garantisce copertura internet stabile in ogni ambiente, anche con più postazioni collegate contemporaneamente un’infrastruttura essenziale per videoconferenze, riunioni online e attività con i soci. I fondi, inoltre – concludono – hanno permesso l’acquisto di un drone subacqueo filoguidato, di un drone aereo per l’osservazione dall’alto, di action cam per le riprese subacquee, di dieci binocoli a disposizione dei soci a bordo e di una macchina fotografica full frame, si tratta di nuove attrezzature che consentono, tra l’altro, di raccogliere preziosi dati sul Delfino comune che – nonostante il nome – è un avvistamento raro nel Golfo di Taranto.
Proprio grazie a un drone come quello ora in dotazione, infine, nello scorso febbraio sono state catturate le immagini mozzafiato di una balenottera comune a pochi chilometri dalla città di Taranto.


