“Un progetto che pone le basi per una maggiore consapevolezza ambientale e lo sviluppo di pratiche sostenibili”
In una giornata memorabile per la biodiversità marina, il Mar Piccolo di Taranto ha accolto il ritorno di oltre 150 esemplari giovanili di Hippocampus guttulatus, meglio conosciuti come cavallucci marini, grazie a un avanguardistico progetto di conservazione. Gli esemplari, nati e cresciuti presso l’Acquario di Genova, rappresentano una nuova speranza per le popolazioni decimate di questa affascinante specie, che nelle nuove microriserve protette del Parco Regionale del Mar Piccolo potranno contare su un rifugio sicuro.
Il rilascio di questi delicati organismi marini segna un punto di svolta per la conservazione della flora e della fauna marina nella città jonica. L’evento si è svolto nei pressi dell’Idroscalo all’interno dell’area della SVAM, alla presenza di rappresentanti del mondo accademico e di numerose autorità militari e civili, tra cui il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
“Questo progetto non solo restituisce al nostro mare una specie simbolo, ma pone anche le basi per una maggiore consapevolezza ambientale e per lo sviluppo di pratiche sostenibili, che sono il fulcro del nostro più vasto progetto di rigenerazione ‘Ecosistema Taranto’”, ha dichiarato il sindaco Melucci, sottolineando l’importanza delle attività dell’Amministrazione per il successo del progetto.
“L’impegno collettivo, la sintonia istituzionale con l’Aeronautica Militare, la Guardia Costiera e la collaborazione tra enti di ricerca, università e l’Acquario di Genova, a tutti i quali va il mio sentito ringraziamento, hanno reso possibile questo momento che rafforza il processo di rinascita per il Mar Piccolo”, ha aggiunto Melucci.
Per l’Amministrazione di Taranto questa giornata “dimostra che la natura ha una sua capacità di recupero autonoma e, forse, come abbiamo potuto affermare in questi giorni in relazione alle questioni che riguardano il SIN di Taranto ed il futuro del Mar Piccolo dovremmo essere meno invasivi, avere un sistema di monitoraggio efficace e dedicarci ad altre attività per il nostro Mar Piccolo, per il nostro ecosistema così attrattivo”.


