Dottor D’Andria: “Donare è un gesto di vitale importanza”
L’ appuntamento è per giovedì 18 settembre, dalle 8.00 alle 12.00 ed è organizzato dall’ Unione Sindacale di Base di Taranto, in collaborazione con la Fidas e con Giustizia per Taranto.
“L’impegno della nostra organizzazione non solo si conferma nella presenza costante accanto ai lavoratori e a sostegno dei loro bisogni -spiega Michele Altamura(Usb Taranto)-ma,vuole essere impegno concreto per coloro che sono in difficoltà per motivi di salute, in una città che combatte ogni giorno su diversi fronti. Per questo, giovedì saremo ancora una volta in un luogo centrale della città, per chiedere ai nostri concittadini di dedicare qualche minuto del loro tempo ad un gesto estremamente prezioso, indispensabile per la vita. Ringraziamo il Centro Trasfusionale dell’ospedale SS Annunziata che il 18 sosterrà con la sua autoemoteca in piazza e siamo lieti di condividere ancora una volta questo momento di solidarietà con la Fidas. Anche questa volta, contiamo inoltre sulla partecipazione di Giustizia per Taranto”.
Michele Panessa, Vicepresidente Fidas Taranto,dichiara:
“La Fidas Taranto è impegnata nel sociale a diffondere la cultura della donazione del sangue.Basterebbe pensare che una donazione può salvare tre vite, e questo potrà fare la differenza per qualcuno che magari non conosciamo, ma che nutrirà nei nostri confronti un sentimento di sincera gratitudine”.
“E’ ampio lo spettro di patologie e condizioni, in cui la somministrazione di emocomponenti è semplicemente vitale. Il sangue infatti- sottolinea il dottor Giuliano D’Andria, direttore facente funzioni del Centro Trasfusionale del SS. Annunziata di Taranto- consente di ottenere globuli rossi da destinare a chi ha problemi di anemia, piastrine per coloro che ne presentano alterazioni qualitative e quantitative, e plasma per correggere i difetti di coagulazione.
La bontà di iniziative come questa assume un significato ancora più ampio se contestualizzato: Taranto ha, com’è noto, un numero certamente alto di malati ematologici ed oncoematologici, così come rappresenta la provincia pugliese col maggior numero di pazienti talassemici che sopravvivono grazie alla trasfusione di una unità di sangue alla settimana. A tutto ciò, si aggiungono le situazioni d’emergenza impreviste ed imprevedibili, come incidenti o complicanze durante gli interventi. Inoltre l’intensificarsi dell’attività di cardiochirurgia sul territorio ha fatto crescere il bisogno di sangue.
Va detto che, grazie alle diverse iniziative avviate, e all’accresciuta sensibilità, nell’ultimo anno a Taranto sono state raccolte ben 22 mila sacche di sangue, facendo registrare un aumento del 7/8 % rispetto agli anni precedenti, in controtendenza al trend regionale. Nonostante la crescita, comunque per soddisfare il fabbisogno locale, talvolta è necessario attingere alle scorte regionali”.