venerdì 16 Maggio 25

Verso un futuro condiviso: Taranto e Granada siglano un Patto d’Amicizia

L’XI Convegno si conclude con l’avvio delle pratiche per il gemellaggio tra le due città

La partecipazione della sindaca di Granada al XI Convegno Internazionale di Studi sulla Cultura Popolare Religiosa a Taranto, ospitato nel Salone degli Specchi del Palazzo di Città e organizzato dall’associazione La Veste Rossa guidata da Luigi Montenegro, ha aperto la strada alla possibilità di un gemellaggio tra le due città.

I due sindaci, Rinaldo Melucci per la città di Taranto e Marifran Carazo per la città di Granada, hanno siglato il Patto d’Amicizia che ha sancito l’impegno solenne di mantenere tra i due Paesi legami permanenti tra le amministrazioni dei comuni al fine di promuovere il dialogo, per scambiarsi le esperienze e per eseguire tutte le attività congiunte che possano favorire un miglioramento reciproco in tutti i campi che rientrano nelle competenze di ciascuno attraverso un patto di gemellaggio.

“Dopo circa quindici anni finalmente si realizza un sogno – ha dichiarato Luigi Montenegro – c’è voluto tanto lavoro, impegno e studio ma il primo passo verso il gemellaggio è stato finalmente compiuto”. La parola passa a Carazo, che afferma: “È il momento di fare un passo avanti con una unione di intenti tra le due città attraverso percorsi virtuosi economici, sociali e culturali anche in funzione delle grandi sfide che aspettano le due città. I Giochi del Mediterraneo del 2026 per Taranto e la candidatura a Capitale europea della Cultura del 2031”.

Come si legge nella nota, la sindaca di Granada “ha spronato le pubbliche amministrazioni a saper valorizzare ed utilizzare la propria storia ed i propri costumi a favore della comunità. Potremmo dire che sullo stesso tenore, sia pure con sfaccettature diverse, l’intervento dell’Arcivescovo di Taranto, Monsignor Ciro Miniero”.

Durante il convegno, sono stati affrontati anche temi significativi come l’evoluzione della cultura popolare religiosa, il ruolo delle confraternite e le processioni religiose. In particolare, è stato discusso il significato del Crocifisso nel dialogo interreligioso e l’importanza del confronto tra le confraternite.

“Non cambiare le espressioni ma il modo di esprimersi per spiegare alle nuove generazioni il perché da secoli la fede in Dio si esprime in maniera a volte semplice, ma di grande efficacia”, dichiara il titolare della cattedra di San Cataldo, spiegando le parole di Papa Francesco.

“Il presidente della Federazione delle Confraternite di Granada, Armando Ortiz ha saputo spiegare quanto importante sia il confronto tra le confraternite così come è avvenuto lo scorso ottobre. – prosegue la nota – Non credersi unici e migliori ma confrontarsi con tutte le altre è l’importante lezione emersa dall’incontro granadino”. D’altra parte, Paco Castro, costaleros, si è soffermato sull’evoluzione che negli anni hanno avuto i portatori dei gruppi statuari andalusi che da “facchini” pagati per reggere il peso sono divenuti confratelli portatori.

Di grande impatto emotivo la relazione di Adelardo Mora, che pur se non presente per ragioni di salute, non ha voluto far mancare il suo contributo incentrato sulla celebrazione del centenario del Crocifisso della Misericordia di Granada. Non meno puntuale è stato l’intervento del parroco della chiesa del Crocifisso, don Andrea Mortato, che ha diffusamente parlato dell’immagine miracolosa del Crocifisso.

Interessanti le relazioni della confraternita del Carmine che ha voluto ricordare lo scomparso confratello Salvatore Pace, lo scorso anno relatore al convegno, della Confraternita dell’Addolorata che ha ripercorso in breve la storia del Crocifisso di San Lorenzo, tradizionalmente portato in processione il venerdì di passione nel periferico quartiere Salinella, e della Confraternita dell’Immacolata, il cui Priore, Angelo De Vincentis, ha ricordato la processione del Risorto a Taranto, sospesa negli anni 50 e 60, e poi ripresa solo da qualche anno a cura di questo sodalizio.

Il convegno si è concluso con un breve intervento del presidente dell’associazione, Montenegro, il quale ha annunciato il tema del convegno 2025: «L’Addolorata: da Madre di Gesù a Madre della chiesa», proseguendo nel filone dei simboli più significativi della settimana santa, cui dedicare i lavori dell’incontro di studi”, conclude la nota.

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