Il pugile tarantino, in vantaggio fino all’11° round contro Natchoo, viene squalificato per la ripetuta perdita del paradenti. Polemiche sull’arbitraggio e sull’ambiente ostile
Una serata che si è trasformata in beffa quella del 28 maggio al Palais des Sports di Agde, dove il pugile tarantino Giovanni Rossetti ha visto sfumare il sogno del titolo EBU silver dei pesi medi per una controversa squalifica all’undicesima ripresa. Il match, che vedeva Rossetti sfidare il campione in carica Diego Natchoo, è stato interrotto dall’arbitro Lee Every a seguito di tre richiami per la caduta del paradenti del pugile italiano, un episodio tecnico apparentemente involontario dovuto a un dispositivo di protezione non ottimale, dopo che l’atleta aveva smarrito il proprio durante il viaggio.
Prima dell’interruzione, Rossetti stava conducendo un match magistrale: dopo aver fatto vacillare l’avversario alla quarta ripresa con un potente gancio sinistro, aveva preso il controllo dell’incontro dalla settima in poi, dominando tecnicamente e tatticamente il marsigliese Natchoo.
La prestazione dell’italiano non è passata inosservata, tanto che persino il pubblico francese ha applaudito la sua performance, e il manager organizzatore Patrac si è congratulato con l’atleta e il suo team, composto dal maestro Cataldo Quero e dal tecnico Francesco D’Arcangelo.
L’ambiente ostile e l’atteggiamento provocatorio del team avversario non hanno aiutato gli italiani, ma la qualità mostrata da Rossetti sul ring fa già parlare di una possibile rivincita, che appare quanto mai meritata visto l’andamento dell’incontro prima della controversa interruzione.