di Vittorio Galigani
Balata vuole governare la Serie B. Per un altro quadriennio. Con un blitz estivo inconcepibile! Assurdo, ma vero!
Con tutto il rispetto per la Seconda Serie. Le prossime elezioni per la nomina del Presidente di Serie B, si stanno rivelando proprio… di seconda serie.
Riassumiamo quel che è accaduto e quello che potrebbe accadere. Considerando, a margine, che questi litigi per il “potere”, nel calcio nostrano, offrono una pessima immagine di taluni dirigenti. Di un profilo estremamente basso.
Partiamo dal “blitz” del Presidente Balata del 22 Agosto scorso (Comunicato Ufficiale numero 19). Perdonate l’espressione usata. Perché mai convocare l’assemblea delle venti società, dal 22 Agosto al 12 Settembre? Qual è la fretta? La cosa è talmente sfacciata che c’è di che preoccuparsi.
Consideriamo, come i lettori attenti sanno, che le elezioni delle componenti devono svolgersi, tutte, prima di quelle del Presidente Federale.
Quest’ultime erano state indette per il 4 Novembre prossimo. Sono slittate in quanto la politica ha così deciso. Una fretta insolita, quindi, quella di Balata. C’era tutto il tempo necessario. É stata una entrata a gamba tesa, sulla questione del calcio, quella fatta con il decreto 23/07/2024 numero 71.
La politica ha ordinato la modifica degli attuali usi statutari. Una “invasione” che ha favorito la Serie A. E il 4 novembre si faranno solo le modifiche richieste.
Nel merito siamo d’accordo. Non certo nel metodo. Perché in questo modo l’autonomia dello sport è andata a farsi benedire. Sul tema torneremo presto.
Torniamo alle elezioni presidenziali in serie B. Il “nostro” Mauro Balata. Da Tempio Pausania. Avvocato romano. Da quanto traspare è entrato in “guerra”, bontà sua, con il Presidente Gabriele Gravina, buon pilota delle cose federali.
Ma voi lo vedete Balata aspirante (addirittura) alla poltrona per lo scanno massimo. Per elezioni che, secondo statuto, vengono imposte nei termini di 60 giorni. Che, di conseguenza, potranno tenersi soltanto a Gennaio. Se non oltre.
Si è creato un batti e ribatti fra Gravina e Balata. Con reciproche accuse sulla gestione. Un confronto, a distanza, dal quale Balata esce con le ossa rotte.
Andiamo all’intrinseco. La poltrona della seconda serie. Una convocazione ridicola quella voluta dal presidente di serie B. Partorita per evitare che qualche candidato, dalla connotazione sgradita, si potesse presentare contro di lui. In altri termini una pagliacciata!
E infatti, pur sotto l’ombrellone, sono fioccate le candidature. Si è fatto anche il nome di Paolo Bedin. In verità scomodo (come lo sono tutti) per Balata. Già Direttore Generale della Serie B, ai tempi di Abodi (quindi probabilmente sorretto politicamente), successivamente emigrato a Vicenza e ultimamente trasferitosi, a Firenze, in Lega di Serie C.
Terza serie, detto per inciso, già ricolma di persone e dirigenti. Che si sono moltiplicati nel tempo. Con proliferare di costi, enormi per le compagini della terza serie che, alla disperata ricerca della “sostenibilità”, non navigano di sicuro in buone acque.
Questa ipotesi di candidatura, non peregrina, si poggia su basi fragili. Infatti: “Art. 11 Eleggibilità alle cariche, incompatibilità, validità delle elezioni e funzionamento degli organi esecutivi.
Recita quanto segue : 11.1 La carica di Presidente della Lega è incompatibile con quella di amministratore, socio o titolare di qualunque carica o rapporto di collaborazione con una società appartenente alla Lega o ad altra Lega professionistica comunque risultante dai fogli di censimento, nonché con la titolarità di cariche federali, salvo quella prevista dall’art. 8 co. 1 del presente Statuto. È ineleggibile alla carica di Presidente della Lega chi, nei due anni antecedenti alla presentazione della candidatura, abbia ricoperto ruoli o incarichi di amministratore, socio o titolare di qualunque carica o rapporto di collaborazione con una società appartenente alla Lega o ad altra Lega professionistica comunque risultante dai fogli di censimento. ….omissis…
Bedin, che ha ricoperto, a Vicenza, la carica sino al Novembre 2022, non è al momento eleggibile. Ed allora che si fa?
Piovono richieste di rinvio. Arrivano all’avvocato Balata (che non ci pensa proprio) altre candidature. “Spesso” zoppicanti. Beppe Dossena e Vittorio Veltroni. Tutte candidature irricevibili.
Il termine, ancora una volta, non viene rispettato. Queste “pseudo” candidature arrivano il lunedì e non la domenica, nei dieci giorni antecedenti alla convocazione che in prima istanza è fissata per l’11 Settembre prossimo. Il Giudice Sportivo le dichiara tardive. Balata “gongola”. In conseguenza di quanto sopra, l’unica candidatura valida rimane soltanto la sua.
Al riguardo è doveroso concedersi una riflessione. Balata vuole governare la Serie B. Per un altro quadriennio. Con un blitz estivo inconcepibile! Assurdo, ma vero!
Sa bene che sarebbe più corretto, trasparente ed in linea con il buonsenso, offrire a tutti gli eventuali aspiranti, la possibilità di “correre” e di “superarlo” sul campo. Il nostro (sempre Balata) invece non ci pensa proprio. Va imperterrito per la sua strada. Perché? Perché non si fida. É elementare!
Qual è il suo timore? Sa che le società non sono contente della sua gestione! Quello che incide negativamente, nei suoi confronti sono i mancati proventi da diritti televisivi. Sanno, i Club, che tra le piattaforme televisive, solo DAZN si è offerta. SKY si è defilata. Una politica contrattuale scellerata quella scelta da Balata. Ogni società accusa infatti una notevole perdita nei ricavi. Circa 2,3 milioni di euro. A stagione. Nella ripartizione dei diritti televisivi. Una gestione fallimentare di quei proventi. Balata sembra non aver compreso gli addebiti che gli vengono mossi dai club. O finge. Inconsciamente.
Ed allora cosa accade, con un solo candidato? Spifferi di corridoio parlano, per il 12 settembre, di una assemblea deserta. O quasi. In presenza o da remoto. Quantomeno, nel manifesto, totale scontento generale, che non si riesca a raggiungere il quorum di 11 votanti.
Balata si dice sicuro di se stesso. Tutti verranno e voteranno. In presenza o da remoto. Come se quei 2.3 milioni di mancati incassi fossero bruscolini. Beato lui!
Come finirà? Balata ha chiamato “all-in”. Ha certamente sbagliato. Nei tempi e nei modi. Ha assunto un atteggiamento sfrontato, indisponente ed irresponsabile nei confronti dei suoi Presidenti. I suoi elettori. Non ha scelta. Di fronte a una assemblea tra pochi “intimi” potrà/dovrà soltanto dimettersi!
Ed allora, addio sogni di gloria!