venerdì 2 Maggio 25

La Lega Pro va sgretolandosi

di Vittorio Galigani

Emergono tutte le falle di una gestione, quella di Marani, che rischia di far implodere la Terza Serie italiana. Lucchese, Messina, Foggia: sono diverse le società in difficoltà

Una stagione “complicata” quella della Lega Pro. Rischia di diventare pessima con l’arrivo del 16 aprile, quando tutti i club dovranno dimostrare di aver assolto agli impegni finanziari dello scorso febbraio. Compensi ai tesserati, inclusi i relativi oneri riflessi (Irpef ed Inps), incentivi all’esodo e quant’altro.

Messe nel dimenticatoio le rovinose “cadute” di Taranto e Turris, nel campionato più “farlocco” della storia della serie C, si prospettano difficoltà insormontabili anche per Lucchese e Messina. Calciatori e Staff dei rossoneri toscani, sentitisi raggirati da una lunga serie di promesse mai mantenute dalla nuova proprietà, hanno inoltrato la richiesta di fallimento della Società, seguendo le procedure di legge. Le spese più “spicciole”, necessarie per portare a termine il campionato, saranno sostenute da appassionati sponsor legati a quei colori.

Per i toscani si preannuncia un futuro oltremodo difficile. Meraviglia che il gruppo Bulgarella abbia inanellato una serie di passaggi, tanto avventati, nel tentativo estremo di passare la mano. Meraviglia soprattutto l’approdo sul “fil lungo” di Benedetto Mancini. L’uomo con alle spalle il numero più impressionante di “figuracce” nel tentativo, mai riuscito, di acquistare società di calcio, a tutte le latitudini, da Catania a Giarre, da Latina a Palermo. Viene spontaneo chiedersi quali siano i motivi che lo inducono ad esporsi così maldestramente. Visto che in “dirittura” d’arrivo è sempre costretto a ritirate “rovinose”.

E pensare che Bruno Russo, da sempre una colonna portante nella lunga storia della Lucchese, negli ultimi dieci anni era riuscito, con un gruppo di piccoli imprenditori e sponsor del territorio, a risollevare le sorti dei rossoneri. Riportando il club tra i professionisti sino a decidere di regalare la società all’imprenditore Andrea Bulgarella, un trapanese trapiantato, con i suoi interessi e le sue attività in Toscana. Russo ed i suoi ritenevano, in quel modo, di aver affidato a mani sicure la gestione futura del club. L’evolversi di eventi negativi, imprevedibili, ha invece condotto al “disastro” attuale. Qualcuno paventa addirittura che sarà difficile anche iscriversi in Eccellenza.

A Messina i tifosi, spazientiti dalle continue menzogne di Cissè e soci, sono scesi in piazza, coinvolgendo Sindaco ed Assessori. La squadra ed il suo staff sono in agitazione. Pietro Sciotto non ne vuole più sapere, stanco di essere contestato, non è andato per il sottile nell’individuare parte acquirente. Scegliendo la strada più breve per disfarsi di quello che lui, da tempo, ritiene un “fardello” ingombrante.

Lucchese e Messina sono associate da un comune, “pessimo”, denominatore. Assenza totale delle nuove proprietà sul territorio. Per evitare di metterci la faccia e per una “tiritera” stucchevole su bonifici bancari “caricati” sul sistema bancario, ma mai giunti a destinazione.

Dopo il 16 aprile, la prossima scadenza prevista dalle licenze nazionali, rimarranno da giocare soltanto due giornate dell’attuale campionato. Più spareggi promozione e retrocessione. Difficile che le classifiche possano essere di nuovo stravolte, nonostante che le inadempienze di alcuni club appaiono certe. L’attenzione maggiore va in ogni caso sui play out dei gironi B e C che vedono coinvolti sia i rossoneri toscani che i giallorossi dell’isola. La giustizia sportiva dovrà necessariamente comprimere i termini di giudizio per evitare la lungaggine delle controversie. In considerazione che sia Messina che Lucchese saranno recidive nelle loro inadempienze. Con tutte le negatività che ne conseguono e quella norma, capestro per tutti, che prevede tra le eventuali contendenti, una forbice di distacco che non deve superare gli otto punti.

Nel presente la Lucchese vanta sette punti di vantaggio su Sestri Levante e Messina ne dista invece altrettanti dalla Casertana. Entrambe impelagate nella lotta per non retrocedere.

Nella speranza che alla data del 16 aprile non si debba assistere a una ecatombe che coinvolge altri club in carenza di provvista. Molti club sono infatti in attesa della “erogazione” della Lega Pro, ormai consueta, alla vigilia delle scadenze bimestrali. In generale non si prospettano soluzioni molto positive, un esempio su tutti, per quanto sta accadendo a Foggia. Per il pugno di ferro che è in corso tra Nicola Canonico e la tifoseria rossonera. Il presidente, nauseato dalla contestazione è prossimo all’abbandono, desideroso di “disintossicarsi”. Ha chiuso i rubinetti e non intende sborsare altro denaro. Al punto che gli stessi calciatori si starebbero autotassando per affrontare  la trasferta di Crotone. Sarebbe necessario, a questa altezza un interlocutore autorevole, capace di ricompattare l’ambiente.

A tal proposito l’inesperienza in materia di Matteo Marani sta emergendo in tutta la sua gravità. La situazione generale sembra essergli sfuggita di mano. La categoria si sta pian piano sgretolando. Proseguendo con questo andazzo mediocre, per assurdo potrebbe non essere più necessaria la riforma dei campionati. Che la maggiore parte delle Società, una ad una, si sta facendo fuori da sola nella impossibilità di tenere il ritmo economico imposto dalle norme federali. Aspettiamo allora, con attenzione, cosa potrà accadere a giugno, in sede di iscrizione al campionato. Non sottovalutando che, scaduti i termini per i benefici del Decreto Draghi, in conseguenza del Covid, tutti i club dovranno provvedere all’indispensabile ripianamento delle perdite attuali e pregresse.

Da ultimo, riabbracciamo con piacere il Livorno. I Labronici, rigenerati dal Joel Esciua, un amico imprenditore di origini brasiliane, trapiantato in Europa, hanno vinto con buon anticipo il campionato di serie D e si riaffacciano con rinnovato entusiasmo al calcio professionistico. La festa, da oggi, è all’Ardenza!

Articoli Correlati

Franco Selvaggi: «Ho Taranto nel cuore»

L'ex attaccante rossoblù, nel quinquennio 1974-79, sfoglia il libro dei ricordi per raccontarsi nelle varie stagioni della sua carriera. Con la città bimare fu...

Boxe, Antonio Palmitesta trionfa agli ottavi dei regionali Under 19

La Quero-Chiloiro continua a mietere successi: vittoria anche per Tarricone nel Trofeo dell'Amicizia. La società tarantina presente all'Opencore fest con quaranta atleti Un altro fine...