Una scelta che profuma di realismo, o forse di resa preventiva: meglio tirare il freno a mano prima di schiantarsi contro il muro delle norme federali
Alla fine, il Taranto Calcio ha deciso di rinunciare al ricorso sul tesseramento del calciatore Jallow. Una scelta che profuma di realismo, o forse di resa preventiva: meglio tirare il freno a mano prima di schiantarsi contro il muro delle norme federali. Pare che la società, dopo giorni di riflessioni e qualche consiglio “illuminato” del legale di fiducia, abbia preferito non trasformare la vicenda in un altro autogol amministrativo.
Del resto, già il direttore sportivo aveva acceso la miccia criticando apertamente il Comitato Regionale Puglia, costringendo la dirigenza a correre ai ripari con le scuse ufficiali, un po’ come chiedere l’ammonizione al proprio giocatore prima ancora che entri in campo.
Insomma, tra tesseramenti annullati, ricorsi ritirati e scuse riparatorie, a Taranto più che di calciomercato si parla di burocratomercato. Forse l’unico vero “fuoriclasse” della stagione è stato l’avvocato, che almeno ha evitato che la partita legale finisse 3-0 a tavolino.
