L’ex presidente rossoblù sarebbe stato invitato dall’amministrazione comunale a presentare un progetto, ma l’ipotesi sarebbe venuta meno in brevissimo tempo
Meno di 27 ore alla scadenza del bando comunale, che chiama a raccolta tutti gli interessati alla ripartenza del calcio a Taranto. Quale migliore occasione di proporsi alla rinascita di un club relegato in Eccellenza, per assumere il titolo di salvatore della patria?Quattro o cinque soggetti avrebbero sentito il richiamo, ma non vi è stata la ressa che molti auspicavano. Proprio stamane il duo di imprenditori Aldo D’Ippolito e Cosimo Granvilla ha fatto un passo indietro, quando la decisione di costituire una società che partecipasse al bando sembrava essere stata presa. In scia ci sarebbe stato anche il ritiro di un imprenditore del centro italia, che per qualche giorno avrebbe chiesto informazioni, potendo anche contare su colleghi in loco. Una immersione nella piazza rossoblù, che sarebbe durata lo stretto necessario per cambiare idea e non procedere alla stesura di un progetto qualificato. Lecito il ritiro in silenzioso buon ordine, così come la facoltà di cambiare nuovamente posizione.Resterebbe percorribile l’ipotesi statunitense, unica che apparirebbe realmente concreta. Nelle scorse ore, inoltre, sarebbe emersa opportunità di rivedere al timone del Taranto anche Gigi Blasi, già presidente dei rossoblù nel quinquennio 2004/09. Il già numero uno del club avrebbe avuto un contatto con il neosindaco Piero Bitetti, che gli avrebbe chiesto di proporsi per il bando. Blasi, però, non avrebbe accettato l’invito del primo cittadino per tutta una serie di ragioni, legate anche all’età, avendo abbondantemente superato i 60 anni. Sarebbe stato difficile, e forse sta qui il punto, costruire un progetto credibile nel giro di pochissimi giorni.