Il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia-Noi moderati”, Pierfilippo Marcoleoni, commenta le ultime vicende politiche del capoluogo jonico: “L’amministrazione Melucci è un drive-in delle occasioni mancate”
“E’ una crisi di poltrone, di mera gestione del potere quella inaugurata al comune di Taranto con l’azzeramento delle deleghe assessorili da parte del primo cittadino. Come la tela di Penelope, il sindaco tesse – e disfa – la rete dei rapporti di forza senza avere alcuna reale strategia di governo. La città è sporca, allo sbando, privata di un progetto amministrativo in grado di definirne non soltanto il futuro ma finanche la valorizzazione del presente”.
Così Pierfilippo Marcoleoni, coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia – Noi moderati”, commenta le ultime vicende politiche del capoluogo jonico, dove il sindaco Rinaldo Melucci ha revocato la nomina di 7 assessori su 9.
“A soli 11 mesi dall’insediamento di questa legislatura – continua Marcoleoni – siamo già, insomma, ai titoli di coda di un’esperienza politica che dai Giochi del Mediterraneo alla governance delle partecipate pubbliche ha incasellato sinora una serie di macroscopici fallimenti. Non sarà di certo un valzer di assessori o una ridistribuzione d’incarichi, alla fine, operazioni queste tutte dedite agli equilibri di Palazzo, a ridare slancio – e prospettive – ad una città ripiegata su se stessa, impossibilitata nell’inseguire un sogno, spenta negli entusiasmi”.
“Taranto ha bisogno di altro, Taranto merita altro – afferma il coordinatore cittadino di “Noi con l’Italia- Noi moderati” – Il ‘volare alto’ profetizzato alcuni decenni fa da un altro primo cittadino, con Melucci, si è invece trasformato in un drive-in delle occasioni mancate. Con le categorie del simpatico-antipatico rapidamente sostituitesi alla valutazione concreta, oggettiva, di un reale – e buona – prassi amministrativo”.
“Prima si conclude questa sconclusionata gestione della cosa pubblica e meglio è per tutti – conclude Marcoleoni – Per Melucci, dimostratosi inadeguata a ricoprire il ruolo di sindaco di una città grande e strategica. Per i tarantini, stanca di vivere in una realtà senza servizi e prospettive. Per la politica che merita, nonostante tutto, altri interpreti rispetto all’inconsistenza degli attori attuali”.