Per il coordinatore regionale ad oggi nulla si è fatto per cercare di limitare o compensare il crollo dei voli cargo
“L’Aeroporto di Taranto-Grottaglie continua a registrare una flessione del traffico cargo. Lo scenario, critico, emerge dagli ultimi dati forniti da Assaeroporti relativi al periodo Gennaio – Maggio 2023: sono state trasportate 587 tonnellate di merci, con un calo del 81,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Basta il confronto con il 2019 per comprendere quanto siano ancora lontani i livelli pre-pandemia”. Lo dichiara in una nota il Coordinatore regionale di Nazione Futura, Francesco Miale.
“Vi è da dire, comunque, che il traffico merci dell’Aeroporto tarantino al momento è generato principalmente dall’attività di Leonardo SPA -Divisione Aerostrutture-, e la crisi industriale che ha coinvolto il Sito produttivo negli ultimi anni ha inciso negativamente. Riscontriamo nostro malgrado che, ad oggi, nulla si è fatto di concreto per limitare o compensare il crollo dei voli cargo da Taranto-Grottaglie, – sottolinea Miale – una infrastruttura strategica già fortemente penalizzata sui voli passeggeri e senza un collegamento con il Porto di Taranto, auspicabile attraverso la realizzazione di una bretella ferroviaria, che continua a privare la ZES Jonica della propria funzione principale rischiando di trasformarla in una scatola vuota”.
Conclude il Coordinatore regionale di Nazione Futura. “Nel 2017, l’Aeroporto di Taranto-Grottaglie era il principale Aeroporto della Regione Puglia per traffico cargo e il terzo del Mezzogiorno, dopo Napoli e Catania, e registrava un movimento totale che superava le 6.350 tonnellate e un incremento del 18,7% rispetto al 2016”.


