A Matteo Renzi interessa soltanto raggiungere il 4% alle prossime Europee. Non ha niente da dare, ha moltissimo invece da chiedere. Mastella, Lupi, persino Melucci che non ha voti neanche per se stesso, vanno arruolati alla causa. Dopo giugno 2024 ognuno farà ritorno alle proprie case. E gli uffici dei notai torneranno nuovamente ad essere frequentati
E’ lontano il 4%, difficile da raggiungere. Soggiorna in una sorta di terra straniera. E’ possibile intravederlo all’orizzonte, forse, nelle sole giornate di tramontana. Ma in maniera poco nitida, sfumata. Somiglia ad un miraggio, l’oasi insperata per un uomo assetato persosi da giorni nel deserto. Renzi – e il suo partitino da prefisso telefonico – le stanno tentando tutte pur di sbugiardare le società di sondaggio. Le proiezioni di voto che inchiodano lui e Italia Viva all’irrilevanza elettorale per le Europee di giugno prossimo. Il realismo politico con il suo racconto poco edulcorato.
Chiede aiuto, l’ex premier, a Clemente Mastella da Ceppaloni. Incontra Lupi, sperando in un’intercessione da parte di Comunione e Liberazione. Anche se, in verità, servirebbe direttamente l’intervento del Santissimo considerate le condizioni gravi nelle quali versa il malato. Si da un gran da fare, insomma. Perché la sopravvivenza – o l’eclissi definitiva – passa da un numero, una soglia, un calcolo. Con il 4% conseguito sei vivo in Europa e rischi di diventare redivivo in Italia. Sotto il 4%, invece, si spalancano le porte dell’Inferno. E scatta l’abiura del perdente di successo. Della prassi centrifuga in luogo di quella centripeta. Cioè: il centro (politico) che si allontana dal centro, per abbracciare una qualsiasi periferia, invece che darsi appuntamento al centro. Tutti tornano utili alla causa per un Renzi che non ha nulla da dare agli altri e molto, moltissimo da chiedere per se stesso.
Anche il sindaco di Taranto che non ha voti neanche per lui, sprovvisto di appeal elettorale, empatico come le foglie sugli alberi in autunno, può servire in questa fase. Va arruolato nelle fila amiche, bisogna affiancarli Stellato in Consiglio comunale, condurlo per mano verso la confusione organizzata, nonostante di suo non sia niente male quanto a gruppi sfasciati dalla sera al mattino. Dopo giugno 2024, poi, ognuno farà ritorno a casa propria. Tutti: i tanti sconfitti, i pochi vittoriosi. E gli uffici dei notai torneranno ad essere frequentati e popolati perché si possano autenticare le firme, tentare di sciogliere le assemblee, sfidare il gettone di presenza in campo aperto.
Per la smorfia napoletana il numero 4 è associato al maiale. All’ignoranza. Alla sporcizia. All’ingordigia. Alla mancata capacità di trattenere i propri istinti. E’, semplicemente, la soglia si sbarramento indicata a corollario di una legge elettorale proporzionale. Non un recinto che trattenga maiali e altri animali. Quelli sono scappati via da tempo ormai.