Castronuovo: “Abbiamo chiesto al Prefetto Dessì l’istituzione di un tavolo per l’autotrasporto specifico per Acciaierie d’Italia. Non è possibile che ad oggi i pagamenti siano in ritardo di otto mesi”
Il presidio dei trasportatori di Casartigiani sul piazzale della portineria C del siderurgico viene sospeso solo domani e domenica, ma da lunedì riprende e l’intenzione è di tenerlo almeno sino al 12.
Se poi fermarsi o proseguire la protesta, magari inasprendola, è cosa che i trasportatori decideranno a valle dell’incontro che il Governo avrà lunedì con i Mittal sul futuro di Acciaierie d’Italia. Perchè pur profilandosi una schiarita circa la salita dello Stato in maggioranza nella società (maggioranza ora nelle mani del privato Mittal) e pur essendoci stato ieri un primo stock di pagamenti da Acciaierie verso i trasportatori in credito (pagate, nella generalità dei casi, fatture arretrate che vanno da dicembre ai primi tre-quattro mesi del 2023), la situazione resta ancora difficile. E quindi il banco di prova per decidere se rientrare o meno dalla protesta, sarà l’incontro di lunedì a Roma.
Oggi, intanto, una delegazione di Casartigiani ha incontrato il prefetto Paola Dessi’. “Abbiamo chiesto al prefetto di Taranto l’istituzione di un tavolo per l’autotrasporto specifico per Acciaierie d’Italia – dichiara Stefano Castronuovo, coordinatore regionale Puglia di Casartigiani -. Non è possibile che ad oggi i pagamenti siano in ritardo di otto mesi. Abbiamo bisogno che le imprese, per motivi sociali, economici e di sicurezza sulle strade, siano pagate nei tempi previsti dalla norma. Chiediamo quindi l’istituzione di un tavolo mensile con Acciaierie per applicare le relazioni industriali tra autotrasportatori e società.
La protesta civile proseguirà, il presidio verrà mantenuto, perchè noi vogliamo essere risarciti di tutti i nostri crediti – afferma Giacinto Fallone di Casartigiani -. Nel frattempo scaduti anche quelli di ottobre, mentre i pagamenti che sono giunti, si riferiscono a dicembre 2022 e ai primi mesi del 2023 e non hanno risolto nulla. Sono stati una goccia nel mare che ha messo in allarme i nostri associati che hanno paura di perdere il resto dei soldi che avanzano. Quindi chiediamo che Acciaierie venga a questo tavolo chiesto al prefetto e concertasse con le associazioni, e non le singole imprese, il sistema dei pagamenti e le azioni per il futuro”.
In un documento inviato ai ministri Urso, Fitto e Salvini, Casartigiani ha detto che i crediti del trasporto verso Acciaierie d’Italia ammontano a circa 20 milioni e che la legge n. 133 del 6 agosto 2008 evidenzia che “il termine di pagamento del corrispettivo relativo ai contratti di trasporto di merci su strada non può, comunque, essere superiore a sessanta giorni, decorrenti dalla data di emissione della fattura da parte del creditore”. (AGI)