E’ il risultato di una ricerca che l’associazione ambientalista aveva commissionato in merito e i cui risultati sono stati presentati questa mattina nel corso dell’audizione in Senato
Anche PeaceLink ha partecipato, questa mattina, all’audizione in Senato sull’ex Ilva di Taranto.
“Per l’audizione al Senato di oggi – scrive il presidente, Alessandro Mrescotti – PeaceLink aveva commissionato una ricerca su tutte le misurazioni con le medie orarie del benzene nella centralina di via Machiavelli del quartiere Tamburi di Taranto. La ricerca ha riguardato gli ultimi undici anni, dal 2013 al 2023.
La ricerca era finalizzata a conteggiare tutti i picchi di benzene registrati da Arpa Puglia che superassero il valore significativo di 27 microgrammi a metro cubo, soglia considerata significativa nella letteratura scientifica ai fini degli effetti avversi sulla salute e che viene presa come riferimento nella normativa californiana.
Sono stati elaborati oltre 80 mila dati e i picchi di benzene superiori a 27 microgrammi a metro cubo sono risultati 63“.
“La ricerca – spiega Marescotti – ha evidenziato come nel 2023 vi siano stati più picchi di benzene che nei dieci anni precedenti. I picchi del 2023 sono stati 32 contro i 31 dei dieci anni precedenti. Nell’audizione questi dati sono stati portati da PeaceLink all’attenzione dei senatori per valutare l’attuale situazione che presenta anomalie del tutto evidenti e che evidenzia la pericolosità a cui è giunto il benzene con picchi orari sempre più frequenti. Il benzene è un leucemogeno certo e l’esposizione al benzene determina, come ha ricordato anche la ASL di Taranto, un aumentato rischio di leucemie infantili”.