“L’amministrazione deve potersi rimettere al lavoro per la comunità, libera dai continui tentativi di delegittimazione e dal costante discredito della politica, davanti alle emergenze delle gente”
“Dopo mesi di tensioni politiche e di colpi sventati per tornare alle urne, che hanno tenuto in ostaggio la città, ora serve pacificazione. La riconciliazione è l’unico presupposto per una rinnovata coesione cittadina, strumento indispensabile per sprigionare quelle energie intrappolate in quattro mesi di ‘caccia alle streghe’. Ora, occorre deporre l’ ascia di guerra e ritrovare il senso di comunità, ripristinando la piena agibilità delle istituzioni”. Lo dichiarano Massimiliano Stellato e Fabio Galli, rispettivamente presidente regionale e provinciale di Italia Viva.
“Solo dalla fine dei conflitti può derivare la spinta a superare una crisi che nel tempo ha raggiunto livelli alti di complessità. Senza paura, è giunto il momento di andare oltre le logiche della cieca contrapposizione. – Proseguono – Proviamo, dunque, a ritrovarci sulla formazione degli atti amministrativi utili a risolvere i tanti problemi della città in, in modo che nessuno possa sentirsi escluso nella sua azione politica.
Senza questa pace è difficile servire le istituzioni, non bastano i buoni propositi. Se non vogliamo che Taranto soffochi, nello scacchiere internazionale, tra macerie etiche e morali, occorre un richiamo al senso di responsabilità istituzionale. Tutti gli eletti siedono nella massima assise cittadina grazie alla politica per rappresentare i cittadini.
Da oggi in poi, l’amministrazione deve potersi rimettere al lavoro per la città, libera dai continui tentativi di delegittimazione e dal costante discredito della politica, davanti alle emergenze delle gente. – Concludono Stellato e Galli – Dopo la crisi non è tempo di polemiche, ma di risposte concrete. Se riusciremo a garantire servizi, sviluppo, buona amministrazione, la contrapposizione si scioglierà in partecipazione critica alla gestione della cosa pubblica. Sta a noi pacificare la politica per salvare la città”.