Vincono tutti in Provincia, dopo il voto di ieri. Destra, sinistra, il civico Melucci. Vincono tutti, ma nessuno ha i numeri per governare. I due consiglieri comunali franchi tiratori, l’università e la strada
Ha vinto il centrosinistra, ma anche il centrodestra. Ha vinto Melucci, con la sua lista “Comunità jonica”. Hanno vinto i franchi tiratori, tiratori scelti alla fine contro i loro stessi schieramenti politici. Due consiglieri comunali di Taranto dal colore “viola”, dicono gli addetti ai lavori, avrebbero tradito nel segreto dell’urna. Ci s’interroga con affanno dalle parti della Lega e di “Con” su chi possa esser venuto meno all’impegno preso. Hanno vinto tutti nella Provincia denuclearizzata cantata da Samuele Bersani. Mancando l’analisi (del voto) anche la sintesi va a ramengo. Si dilegua, si frammezza, polverizzata nell’assegnazione dei dodici seggi che certificano il nulla di fatto. La stasi. L’assenza in ultimo – e da principio – di una maggioranza, al netto di trasformismi spacciati per le magnifiche e progressive sorti, in grado di poter governare quel poco che ancora resta da governare. Perché lo sconclusionato proposito di autonomia differenziata è pari solo alla sconclusionata riforma del Titolo V della nostra costituzione votata negli scorsi anni. A proposito di centrodestra e centrosinistra che, in egual misura, in maniera speculare, più che preoccuparsi del bene del Paese lavorano di buona lena al suo lento (e inesorabile) affossamento.
Melucci governerà con la destra in via Anfiteatro? Che problema c’è, governa già con la destra a Palazzo di Città. Dov’è la novità in questa storia che intervalla spazi scontati a ragionamenti ovvi. Il banco è saltato da tempo, sul campo resiste soltanto il posizionamento personale. La bulimica incetta d’incarichi. Vai all’università e impara dalla strada. La politica tutta che dichiara di aver vinto dopo il voto di ieri in Provincia, non fa mistero di aver mancato entrambi gli appuntamenti.
