Intervista al consigliere comunale, Luciano De Gregorio. “Se il Pd locale utilizza l’odio come amalgama sociale e litiga con il merito, diventa difficile non perdere le elezioni. La sinistra abbandoni il settarismo e smetta di essere balbettante sui temi morali”
Consigliere De Gregorio, come valuta il recente voto amministrativo di Statte?
“La nostra lista ha raggiunto un lusinghiero 20%, abbiamo profuso il massimo dell’impegno. Considerata la disaffezione al voto, e il punto dal quale si partiva, non era per niente scontato traguardare tali percentuali di consenso”.
Durante la campagna elettorale, lei ha fatto spesso riferimento alla “questione morale”.
“Considero questo tema, dopo i fatti accaduti nella nostra comunità, il punto centrale di un’azione politica riformatrice. Dei precedenti amministratori, nessuno ha sconfessato le intercettazioni telefoniche. Non le sembra strano?”.
Me lo dica lei.
“Persiste un muro di gomma nel paese, un pericoloso senso d’impunità. Come se non fosse successo nulla, alla fine. Servirà voltare pagina rapidamente, ripristinare principi di legalità in grado di saldarsi con la responsabilità istituzionale, puntare su politiche culturali che non si riducano al quarto d’ora di notorietà trascorso con gli amici degli amici. Basta, poi, con i moralizzatori balbettanti: severi con la moralità altrui, permissivi con la propria di moralità”.
Dopo quasi un ventennio la sinistra ha perso le elezioni.
“Se la sinistra litiga con il merito, preferisce logiche settarie al confronto democratico, utilizza l’odio come amalgama sociale, continuerà a perdere ancora a lungo. Le consultazioni Europee certificano una verità incontrovertibile: il Pd, a Statte, consegue la più bassa percentuale di consenso dell’intera provincia. E’ un partito che, di fatto, non esiste più. Rimasto schiacciato sotto il peso delle sue stesse contraddizioni”.
Statte, intanto, riparte dal nuovo sindaco: Fabio Spada.
“Faccio i miei più sinceri auguri al sindaco, il suo è stato un successo netto ed inequivocabile. Sulle grandi scelte, penso agli aspetti riguardanti il rilancio economico e produttivo per esempio, saremo pronti a dare un mano qualora ci venisse richiesta. La politica è condivisione, sfida, ricerca di soluzioni. E non spergiuro, posto in essere ad arte dai soliti noti, com’è avvenuto in questi ultimi anni”.