Facendo leva sulla JTF, la Giunta comunale punta su green economy, innovazione e rigenerazione urbana per trasformare l’economia locale e creare nuovi posti di lavoro
Diversificare l’economia tarantina svincolandola dalla “grande industria siderurgica”, puntare con decisione su green e blue economy, turismo, ricerca, alta formazione ed innovazione, per poi completare il processo di rigenerazione urbana già avviato dall’Amministrazione Melucci ed incentivare la crescita di attività produttive innovative e sostenibili. Sono gli indirizzi salienti del piano “Ecosistema Taranto”, gli stessi che vengono ripresi dalle proposte progettuali che, facendo leva sulle risorse del “Just Transition Fund”, questa mattina hanno avuto via libera dalla Giunta comunale.
Chiamato ad esprimersi su iniziative finalizzate a cambiare il volto della città e a gettare le basi per migliaia di posti di nuovi e qualificati lavori, l’organo di governo cittadino ha adottato linee di azione che dovranno sfociare in quattro macro-interventi per i quali saranno richiesti complessivamente oltre 245 milioni di euro dei circa 800 che rappresentano la dotazione finanziaria prevista per la Provincia di Taranto dal programma nazionale JTF.
La prima iniziativa è denominata “Sea Hub” e prevede l’utilizzo di 55 milioni di euro sia per riorganizzare e rilanciare in chiave sostenibile il sistema produttivo legato al mare (si pensi alla mitilicoltura, al trasporto marittimo e alla nautica), sia per recuperare il rapporto della città con i suoi due mari che lo sviluppo industriale ha incrinato negli ultimi decenni.
La quota necessaria per realizzare la “Green Belt” è invece stimata in 90 milioni di euro. Operazione approvata dalla Giunta, che mira a incrementare e valorizzare il patrimonio naturalistico attraverso il recupero di aree verdi esistenti, la riforestazione, la creazione di parchi urbani e la loro riqualificazione. Parte degli interventi della “Green Belt” sarà finanziata tramite programmi di sviluppo già attivi, mentre per il resto si richiederà un finanziamento dal Just Transition Fund (JTF) per la trasformazione e riqualificazione green di circa 230 ettari, suddivisi in 9 interventi.
La rigenerazione dell’area tarantina si estende anche al contesto culturale, come dimostra il progetto “MediNEB – Biennale del Mediterraneo”. Ideato dall’Amministrazione comunale e sviluppato in collaborazione con il Ministero della Cultura e la Regione Puglia, questo progetto prevede la creazione a Taranto di un centro mediterraneo per la ricerca e l’innovazione nel settore culturale e creativo, contribuendo così allo sviluppo del New European Bauhaus. Il MediNEB rappresenta una struttura permanente dedicata alla promozione della ricerca e dell’innovazione nelle arti, architettura e design, culminando ogni due anni nell’evento internazionale della Biennale del Mediterraneo, per il quale sono richiesti 40 milioni e 700 mila euro.
Un’altra proposta progettuale approvata dalla Giunta è quella che prevede la creazione di una struttura di ricerca permanente focalizzata sulla salute umana come “bene globale”. Temi come salubrità ambientale, sostenibilità nella produzione energetica, mobilità smart, salute animale, biodiversità e giustizia sociale saranno affrontati dall’Istituto Ionico di Ricerca e Innovazione “IRIIS”, per il quale sono necessari 60 milioni di euro. In linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, il progetto prevede anche lo sviluppo di infrastrutture di ricerca e formazione nel centro storico di Taranto.
A margine del provvedimento di Giunta, il sindaco Melucci ha dichiarato: “Il capoluogo ionico già da qualche anno non è più soltanto la città dell’ex Ilva, proprio grazie al piano locale per la transizione giusta europea, denominato Ecosistema Taranto. Dall’economia del mare alla innovazione tecnologica, dalle energie rinnovabili (incluso l’idrogeno verde) alle bonifiche ambientali, dalla smart city alle imprese culturali, presto alcuni settori vedranno crescere Taranto come hub di assoluto riferimento per il sud Europa e l’area mediterranea”.