di Giuseppe Di Cera
Sono due i fondi interessati al Taranto, uno anglo-statunitense e l’altro italiano
Ancora pochi giorni e il rebus della cessione del Taranto potrebbe trovare una soluzione. In lizza ci sono due fondi, uno anglo-statunitense e l’altro italiano, quest’ultimo con diversi soci toscani al suo interno. Entrambi sono a buon punto nella trattativa e stanno proseguendo nella loro opera di convincimento del presidente Massimo Giove.
Il fondo italiano ha già un piede nella società ionica, perché è rappresentato da Piergiuseppe Sapio, attuale responsabile del settore giovanile. Una ingresso datato poche settimane e che qualche giorno fa ha prodotto un primo risultato: il ritorno di Agostino Marras nel ruolo di preparatore atletico assieme a Francesco Rizzo, già presente a inizio stagione. Un timido segnale dato dal club per provare a porre rimedio ai puntuali e fastidiosi cali atletici a inizio di ogni ripresa.
La chiusura della trattativa, qualunque sia la decisione presidenziale, dovrebbe registrarsi necessariamente in settimana, per dare il tempo a chi subentrerà di pagare gli stipendi arretrati entro il 16 ottobre. Se si andasse oltre, allora la classifica del Taranto subirebbe un peggioramento non indifferente, perché arriverebbero altri punti di penalizzazione. Oltre, naturalmente, a quelli già ampiamente previsti il prossimo 10 ottobre quando si discuterà del ritardato pagamento di quelli di maggio e giugno e pagati dopo la data del primo agosto.
Il fondo italiano avrebbe già bloccato il nuovo allenatore, allertandolo sulla necessità di avere pronte le valigie e di mettersi in marcia nel caso di chiusura. In ogni caso il prescelto sarebbe già stato presente al Pino Zaccheria di Foggia, dove la squadra ha subito l’ennesima sconfitta stagionale.