I giovani rossoblù nulla possono davanti ai biancorossi, che vincono 5-1. Il gol della bandiera è di Sacco dal dischetto. Il rigore viene battuto dopo un poco elegante “dibattito” tra l’autore della rete, Vaughn e Schirru
Sui resti del Taranto, in formato Primavera, il pallottoliere comincia a muoversi dopo appena 10 minuti, quando il mancino di Leonetti supera Caputo. Parte così, in salita, la nuova e peggiorativa versione della squadra rossoblù completamente spoglia di senior. I giocatori della prima squadra, nel 95% dei casi, incrociano gambe e braccia per osservare lo sciopero, proclamato venerdi scorso per il mancato versamento degli stipendi da settembre a dicembre.
Una volta sbloccato il punteggio, i leoni della Murgia insistono per poi trovare il gol al 19′ con D’Amico su rigore per un tocco con le mani di Vaughn. Una deviazione che non aveva impedito al pallone di terminare comunque in porta. Il direttore di gara, però, assegna il rigore prima che la sfera varchi la linea bianca Tris al 23′ con Rolando il cui destro, scoccato nel cuore dell’area ionica, fulmina l’incolpevole Caputo. Dinamiche simili anche per il poker servito alla mezz’ora. Incredibilmente, da azione d’angolo, il Taranto trova il gol della bandiera. È il 32′ quando Vaughn viene trattenuto ed è rigore. Sul dischetto si portano in tre: Vaughn, Schirru e Sacco. Soltanto che il pallone resta sempre uno e allora inizia una tiritera lunga un minuto, tra spinte e qualche parola di troppo. Schirru desiste immediatamente, non Vaughn che invoca persino l’intervento del tecnico Murgia ma senza successo. Una sceneggiata senza senso in una stagione che ne ha ancora meno. Sacco tiene duro e può superare Viola con un preciso rasoterra. Sacco esce al 9′ della ripresa tra gli applausi di incoraggiamento dei tifosi di casa. La cinquina al’11’ sul colpo di testa di Bumbu che rimane sospeso in area e con potenza e precisione amplia la forbice. Al 14 è terribile la punizione battuta dal terzino sinistro Ortisi che chiama Caputo a una grande parata con palla che sbatte contro la traversa. L’estremo difensore del Taranto gioca con ferocia sino alla fine nonostante l’impari disparità ed evita che il risultato possa assumere le sembianze di un cappotto.
Il tabellino
TEAM ALTAMURA-TARANTO 5-1
RETI: 11′ pt Leonetti, 19′ pt D’Amico, 23′ pt 30′ pt Rolando, 33′ pt Sacco (T), 11′ st Bumbu.
TEAM ALTAMURA (4-3-3): Viola; Ortisi (15′ st Di Benedetto) De Santis (1′ st Mane), Silletti, Rizzo; Grande (1′ st Capanni) D’Amico, Ganfornina (15′ st Andreoli); Rolando (1′ st Onofrietti), Bumbu, Leonetti. A disp.: Pane, Teixeira, Gigliotti, Minesso, Lagonigro. All.: Di Donato.
TARANTO (4-3-3): Caputo; Cappelli, Locanto (15′ st Lenti), Fiorentino, Vaughn; Schirru (20′ st Magrì) Del Gaudio, Candela; Zerbo, Zingarelli, Sacco (9′ st Rana). A disp.: Lafortezza, Randino, Blanc, De Luca, Bisignano, Gagliano, Bello. All.: Murgia.
ARBITRO: Matteo Dini di Città di Castello.
Assistenti: Mititelu e Callovi.
Quarto ufficiale: Eremitaggio.
NOTE: angoli 8-1. Recupero 3′ st.


