La città jonica si posiziona al 16° posto in Italia nella gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Migliorie grazie alla rete Brt e a progetti di innovazione e sostenibilità
Taranto si conferma modello virtuoso nella gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), conquistando il sedicesimo posto nella classifica nazionale e il secondo in Puglia. Un risultato che testimonia l’efficacia della strategia amministrativa nel captare e utilizzare le risorse europee per la trasformazione del territorio.
La città ionica ha attratto investimenti per circa 350 milioni di euro, con il fiore all’occhiello rappresentato dalla rete Brt (Bus Rapid Transit), progetto rivoluzionario per la mobilità urbana che assorbe la maggior parte dei finanziamenti. L’intervento prevede la realizzazione di due linee – “Blu” e “Rossa” – che collegheranno rispettivamente il quartiere Tamburi alla Circonvallazione dei fiori e Paolo VI al Terminal Cimino, per un investimento complessivo di 302 milioni di euro.
Il quadro provinciale è altrettanto positivo: con quasi 490 milioni di euro di investimenti, il territorio tarantino si posiziona al quindicesimo posto in Italia. Significativi gli interventi nell’ambito delle infrastrutture sociali (40 milioni) e dell’edilizia scolastica, con oltre 22 milioni destinati alla riqualificazione di dieci istituti superiori.
“Questi risultati non sono casuali – commenta il sindaco Rinaldo Melucci – ma frutto di una programmazione attenta che si inserisce nel più ampio progetto ‘Ecosistema Taranto’, il nostro piano di transizione verso un modello di sviluppo sostenibile”.
La città si proietta così verso un futuro di innovazione, dalla blue economy alle energie rinnovabili, dalle bonifiche ambientali alla digitalizzazione, candidandosi come hub strategico per il Mediterraneo. Una metamorfosi che vede nel Pnrr non solo uno strumento di finanziamento, ma una vera leva per il cambiamento.