L’eredità Quero-Chiloiro si espande con la terza nomina del maestro, che arriva direttamente dal presidente federale Flavio D’Ambrosi
La noble art a Taranto parla il linguaggio della famiglia Quero. Una storia lunga cinquantacinque anni quella della Quero-Chiloiro, palestra storica fondata dal maestro benemerito Vincenzo Quero, che continua a scrivere pagine importanti nel panorama pugilistico nazionale.
A raccogliere il testimone paterno è stato Cataldo Quero, oggi protagonista di un nuovo importante riconoscimento: la conferma, per il terzo quadriennio olimpico consecutivo, come componente della Commissione nazionale giovanile della Federazione Pugilistica Italiana. La nomina, fortemente voluta dal coordinatore Domenico Virton, arriva direttamente dal presidente federale Flavio D’Ambrosi.
Un incarico che premia il lavoro svolto da Quero, tra i più giovani maestri di primo livello in Italia, che ha saputo trasformare una brillante carriera da atleta (tre volte campione italiano da dilettante) in un percorso dedicato alla formazione dei giovani talenti. Dal 2006, infatti, Cataldo guida i pugili nella storica palestra di via Emilia, nel rione Montegranaro, raccogliendo successi significativi: sotto la sua gestione, la Quero-Chiloiro è stata proclamata società campione d’Italia giovanile nel 2013, 2014, 2017, 2018 e 2023.
“Il pugilato è molto più di uno sport: è uno strumento formativo e sociale fondamentale, soprattutto in un territorio complesso come quello tarantino”, spiega Quero, che oltre all’attività pugilistica è anche docente di meccanica presso l’I.I.S.S. Archimede di Taranto. “Il nostro obiettivo è creare una sinergia tra sport e scuola di vita”.
L’impegno di Quero si estende anche a livello regionale, dove dal 2007 ricopre il ruolo di coordinatore del settore giovanile e scolastico per il Comitato Puglia e Basilicata, presieduto da Nicola Causi. Da settembre, inoltre, è stato eletto consigliere in quota tecnico dello stesso Comitato, a conferma di un impegno che va ben oltre i confini della palestra.