Stato di agitazione tra Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl per carenze di personale e mancati riconoscimenti: la protesta si intensifica con richiesta di intervento consiliare
Resta alta la tensione tra i sindacati e la Direzione Strategica della Asl di Taranto sulla gestione di Sanitaservice. Dopo l’incontro tra Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali denunciano la mancanza di risposte concrete alle criticità sollevate.
Sul fronte del 118, resta in sospeso il pagamento del premio Covid agli operatori, bloccato in attesa degli elenchi completi dalle associazioni di volontariato. I sindacati hanno chiesto alla Direzione di sollecitare la trasmissione dei dati per sbloccare la situazione. Particolarmente critica la situazione del personale ausiliario e delle pulizie, dove si registra una grave carenza di organico dovuta a pensionamenti, dimissioni e assenze non rimpiazzate. Nonostante le richieste sindacali di estendere il tempo pieno ai part-time e procedere a nuove assunzioni, la Direzione ha manifestato l’intenzione di assumere solo per il nuovo ospedale San Cataldo.
Non va meglio per il Cup, dove gli operatori sono costretti a continui spostamenti tra le varie sedi per sopperire alla carenza di personale. Mentre altre province stanno procedendo con nuove assunzioni, a Taranto la Direzione minimizza il problema invitando a un maggiore “senso di responsabilità”. Criticità anche per amministrativi e informatici, che lamentano lo svolgimento di mansioni superiori senza adeguato riconoscimento. La Direzione ha escluso aumenti dei costi della commessa, mettendo in discussione la sostenibilità dell’internalizzazione.
“Di fronte a questa situazione – dichiarano i segretari Alessio D’Alberto (Cgil), Flavia Ciracì (Cisl) e Giovanni Maldarizzi (Uil) – siamo costretti ad alzare il livello della protesta”. I sindacati chiederanno la convocazione in Terza Commissione Consiliare e continueranno a fare pressione sull’ASL per ottenere soluzioni concrete, invitando i lavoratori a restare uniti nella mobilitazione per veder riconosciuti i propri diritti.