La verità del presidente della Regione. Le prossime elezioni comunali, i destini della sinistra italiana, il Green New Deal. “Porto questa città nel cuore, una vera capitale del Mediterraneo”
“Io candidato sindaco a Taranto? No, grazie, ormai sono diversamente giovane. E poi i sindaci delle città devono essere del posto”. Michele Emiliano, intervenuto questo pomeriggio all’assemblea di tutti i circoli Pd, rivendica i risultati conseguiti in questi ultimi nove anni. L’arco temporale della sua presidenza regionale. Con orgoglio e passione precisa come, quella del capoluogo jonico, sarà la “più importante campagna elettorale del Paese”. Decisiva anche per le sorti della sinistra italiana. Un monito, poi, lo rivolge all’Europa: “Se c’è una città crocevia tra passato e futuro, un luogo dove misurarsi con il Green New Deal, ebbene quella è Taranto”.
Il nuovo Ospedale San Cataldo, il più importante e moderno di Puglia, sarà propedeutico perché in città possa esserci un secondo Pronto Soccorso. “Abbiamo chiesto al governo – ha chiosato Emiliano – risorse e autorizzazioni per farlo. Solo Taranto in Italia, soltanto un capoluogo di provincia con queste dimensioni, annovera un solo Pronto Soccorso ospedaliero all’interno della propria cinta urbana. Tutto ciò è inaccettabile”.
Sul profilo che dovrà caratterizzare il prossimo sindaco, e sulle alleanze da costruire, il governatore soppesa le parole: “Non ci servono più candidati; ci serve un candidato, o una candidata, che ponga il bene della collettività al di sopra del proprio arrivismo personale. Agli amici dei Cinque Stelle dico che il campo largo esiste già, non serve costruirlo. Non capisco cosa si aspetti ancora a farne parte…”.