di Angelo Nasuto
“Nonostante le precedenti sollecitazioni, il Comune continua a disattendere la norma nazionale che disciplina il Canone Unico Patrimoniale Mercatale, applicando tariffe capestro che stanno alimentando tensioni e malcontenti negli operatori del mercato settimanale”
La situazione del mercato settimanale a Massafra continua ad essere fuori da ogni norma. È di ieri la notizia dell’ennesimo invio di un avviso PEC al commissario straordinario ed al Dirigente settore Tributi e Finanze ad opera del sindacato dei venditori “Casambulanti”. Con questo invio si rilancia per la terza volta in tre anni la necessità urgente di un incontro con il commissario che governa la Tebaide per adeguare il pagamento del canone unico cosiddetto Patrimoniale Mercatale, che da anni è completamente disatteso.
“Nonostante le nostre precedenti sollecitazioni – recita il contenuto della mail – in particolare la nostra del 13 giugno 2023, ad oggi ancora senza riscontro, il comune di Massafra continua a disattendere la norma nazionale che disciplina il Canone Unico Patrimoniale Mercatale, applicando tariffe capestro che stanno alimentando tensioni e malcontenti negli operatori del mercato settimanale”.
La contingenza che va avanti da parecchio tempo sta avendo conseguenze perduranti che colpiscono la stessa categoria di lavoratori del settore: tale atteggiamento, non solo sta alimentando tali tensioni, al punto da costringere i mercatali a dover ricorrere al Prefetto in assenza di un positivo riscontro, ma indurrebbero ad una presa di posizione che altererebbe gli ottimi rapporti che la scrivente continua a voler instaurare anche con l’amministrazione comunale di Massafra.
Negli ultimi due anni sappiamo che la realtà del mercato settimanale ha creato molti malumori sia tra i cittadini massafresi, che tra gli stessi venditori per motivi diversi riguardanti i diritti degli uni e degli altri, non adeguatamente salvaguardati. Infatti da una parte la sistemazione e l’assegnazione degli stalli è stata sempre molto discussa e molto discutibile è stato l’atteggiamento della passata amministrazione, che mai aveva dato un chiarimento ultimo a tal proposito. Tutto ciò è avvenuto nonostante i diversi incontri tenuti tra assessori susseguiti di volta in volta e i rappresentanti sindacali dei venditori, che mai hanno risparmiato critiche alla gestione del mercato a Massafra. Dall’altra in assenza di un’area dedicata in città all’importante appuntamento per casalinghe e massaie, il quartiere Sant’Oronzo, interessato al montaggio delle famigerate bancarelle, ha vissuto anni di confusione e disagio, con i residenti che ancora oggi devono fare i conti con problematiche sui parcheggi introvabili il giorno del mercato (il martedì) e la gran mole di rifiuti che vengono lasciati per strada.
Nelle ultime righe del comunicato inviato via PEC il sindacato di Casambulanti si dice certo che il mancato riscontro del Comune di Massafra sia il frutto di una dimenticanza o comunque di una leggerezza istituzionale riparabile; “ma riteniamo assolutamente urgente – conclude la PEC – un incontro tematico alla presenza dei destinatari della presente nota”. Questo vuol dire che oltre all’urgenza del caso, assolvibile nelle prossime settimana con una certa sollecitudine, quando sarà eletta la nuova amministrazione il sindaco appena insediato dovrà pensare di risanare tale situazione, magari trovando finalmente una zona adeguata a svolgere il mercato settimanale, senza arrecare disagi ai residenti della stessa zona.


