Il consigliere Sammarco attacca l’amministrazione per l’abbattimento di 160 alberi e la scelta dei masselli in cemento. “Progetto in contrasto con le normative e dannoso per l’ambiente”
Si accende la polemica sul progetto di riqualificazione di Viale Mancini a Manduria. Il consigliere comunale Domenico Sammarco (Alleanza Civica Popolare) ha lanciato un’accusa contro l’amministrazione, denunciando quello che definisce uno “scempio ambientale e culturale”.
“Hanno abbattuto 160 alberi, molti dei quali sani e alcuni quasi centenari, in nome di una sedicente rigenerazione che di fatto è pura degenerazione”, dichiara Sammarco, che punta il dito contro la scelta di utilizzare masselli in cemento al posto della tradizionale pietra locale. Secondo il consigliere, il progetto viola diverse normative, tra cui il Pptr Puglia che prescrive il mantenimento della “continuità materica” nei centri storici, e l’articolo 136 del Codice dei Beni Culturali. “Procederemo a segnalare queste anomalie alla Sovrintendenza”, annuncia.
Le criticità non sarebbero solo estetiche e culturali. Sammarco evidenzia come la scelta del cemento sia in contraddizione con gli obiettivi climatici del Green Deal europeo e del Pnrr. “I blocchi in cemento aumenteranno l’effetto isola di calore in estate, richiederanno una manutenzione costosa e creeranno disagi a pedoni e ciclisti”, spiega.
“Il risultato finale sarà un viale che ricorda l’area parcheggio di un centro commerciale di provincia, non il cuore pulsante della città”, attacca il consigliere, che promette battaglia: “È il momento di alzare il tono e respingere al mittente la propaganda di un’amministrazione che ha fallito su tutta la linea”. Sammarco annuncia una mobilitazione civica per impedire che “altri viali vengano sacrificati allo squallore e all’incompetenza” e invita i cittadini a far sentire la propria voce “alle urne e nelle piazze”.