di Angelo Nasuto
Storia della Statale Appia. Incidenti mortali, traffico sempre più in aumento, scarse misure di sicurezza. Benvenuti al Sud
Strada Statale 7 Massafra Taranto: la mattanza continua. L’estate 2025, cominciata da circa due settimane già con temperature record, è iniziata nel peggiore dei modi per il discorso viabilità nella provincia jonica.
Nell’occhio del ciclone sta finendo la famigerata arteria che collega la città capoluogo ad uno dei centri più importanti dell’hinterland tarantino, già teatro di diversi incidenti, tra cui uno mortale con ben due vittime massafresi. Proprio ieri è stato registrato un altro grave incidente, i cui esiti per caso fortuito non hanno portato gravi conseguenze ai malcapitati automobilisti coinvolti. Per arrotondare il conto non possiamo non citare un terzo sinistro avvenuto avantieri sulla Statale 106, con i veicoli fortemente danneggiati dall’urto violento.
Tornando alla Statale Appia, si può rilevare un minimo comune denominatore relativo agli ultimi due eventi prima ricordati: il coinvolgimento di mezzi pesanti. Nel caso del tragico impatto di lunedì scorso era coinvolto un camion betoniera, scontratosi con un auto che marciava in direzione opposta. Mentre ieri nel frontale verificatosi a distanza di qualche chilometro l’auto è andata contro un lungo tir. E allora il tema ricorrente è: ma è possibile che su questa strada non si possa snellire il traffico, impedendo l’accesso ai mezzi pesanti?
L’argomento è di ultima discussione anche negli ambienti istituzionali del Comune di Massafra, dove il sindaco insediatosi da poco Giancarla Zaccaro sta pensando ad un provvedimento perentorio e stringente che possa portare ad impedire il passaggio di camion e tir. Lo ha confermato anche il Comandante della Polizia Locale di Massafra Mirko Tagliente, il quale si è detto soddisfatto dei miglioramenti per ciò che concerne il traffico sulla Statale 100 (direzione Bari), dove è stato posizionato l’autovelox.
Al contrario sull’altro versante la situazione non è certamente migliorata, anzi. C’è inoltre da rilevare che oltre alla guida distratta e troppo azzardata, che sono le cause ricorrenti di questi incidenti, sull’Appia nei giorni di maggiore afflusso e traffico si creano ingorghi e file spaventose di diversi chilometri.
Tutto ciò avviene soprattutto la domenica, quando sono davvero tantissimi gli utenti della strada che, tornando dal weekend vacanziero, si spostano dal Salento verso nord e in quel caso abbiamo anche dieci chilometri di fila in direzione Bari, dall’area intorno alla discarica Cisa, fino all’ultima rotatoria prima dello svincolo per l’autostrada. Non è che per caso il Governo nazionale, che sbandiera tanto la propria attenzione alle infrastrutture, dovrebbe prevedere un allargamento delle carreggiate sull’Appia, che non sostiene più tale afflusso?


