E’ nata una stella nel firmamento politico tarantino. Si tratta dello statista di Ginosa (e Ginosa Marina): l’onorevole Vito De Palma. Dopo la sconfitta alle Amministrative di Taranto, si lavora alacremente per conseguire il medesimo risultato alle prossime Regionali. Un vero fenomeno
Più rappresentativo di Tajani. Più ammiccante di Anna Maria Bernini. Più comunicativo di Pier Silvio Berlusconi. E’ nata una stella nel cielo azzurro (tenebra) di Forza Italia. Si tratta dello statista di Ginosa – e Ginosa Marina – Vito De Palma. Di colui, insomma, che pur di perseguire un obiettivo a lungo caldeggiato non guarda in faccia a nessuno. La strategia è chiara, illuminante, con sfumature avveniristiche: aggregare il partito disgregandolo. Guadagnare un iscritto per poterne perdere, nel medesimo istante, molti di più. Tanti di più.
Alzando così la linea della Palma verso latitudini mai esplorate prima, come ebbe modo d’insegnarci Leonardo Sciascia negli scorsi anni. Traguardando mondi nuovi che sanno di vecchio. Un vero fenomeno. Come fenomenale è stata la sua condotta politica, per l’indicazione del sindaco, alle recenti amministrative di Taranto. Aveva il candidato naturale per il centrodestra in casa, il sodale di partito Di Cuia, e invece ha preferito virare su altre indicazioni. Con il risultato che sì è perso. Che il centrodestra ha perso. Anche in malo modo. Semplicemente: straordinario.
Repetita Iuvant. Adesso vuole bissare il capolavoro di cui sopra con le prossime elezioni regionali. Si spende per l’ingresso in Forza Italia di Massimiliano Stellato, il quale chiede in cambio un posto in lista per le consultazioni elettorali che si terranno in autunno. Sacrificando, nuovamente, l’altro Massimiliano di questa stramba storia. Il già consigliere regionale, Di Cuia. Divide e stempera. Tratta e ritratta. Una sorta di caos organizzato. Non ti guarda mai fisso negli occhi, l’astro nascente della politica nel golfo di Taranto. L’olio de palma: se lo utilizzi per friggere, rischi che aumenti il livello di colesterolo.