“Ribadiamo con convinzione che tutti e 4 i siti devono rimanere all’interno della One Company con una chiara mission sul futuro della divisione stessa. Occorre avviare una discussione di merito sul futuro dell’aeronautica civile e di come rilanciare un asset strategico per tutto il Mezzogiorno d’Italia”
Nella giornata di mercoledì 9 luglio a Roma presso Unindustria, si è svolto l’incontro tra le Segreterie Nazionali, il coordinamento delle RSU Fim Fiom Uilm e la direzione aziendale della neo costituita divisione Aeronautica.
“Il capo divisione Dott. Bortoli, nella prima parte dell’incontro, ha rappresentato quelle che sono le mission delle due nuove “BU” facenti parti della divisione Aeronautica, quelle che prima erano le due differenti divisioni Velivoli ed Aerostrutture. – Affermano – Si è anche discusso di quelle che sono le attività produttive dei singoli siti. Per quanto riguarda lo stabilimento di Grottaglie è stato riportato all’interno di una slide, il solo programma “B787”, rimarcando poi la presenza, nel perimetro del sito, della divisione elettronica, elicotteri e quella che sarà la futura JV ‘LBA Systems’.
Il capo divisione, questa volta, ha rappresentato il cliente Boeing nuovamente come ‘super affidabile’, confermando il nuovo piano che prevede un incremento graduale del rate produttivo, fino ad arrivare a 10 serie/mese nel primo semestre del 2026 senza fare minimamente un accenno ai processi di diversificazione contenuti all’interno del verbale di accordo del 24 luglio 2024.”
I sindacati evidenziano come sia scomparso, tra i progetto e i programmi per la diversificazione produttiva del sito, tutto ciò che fino ad oggi era stato presentato dalla stessa direzione divisionale, come EuroMale, Supernal, Vertical, relegando nei fatti lo stabilimento alla mono committenza produttiva. Inoltre, per quanto riguarda le ricadute sul sito di Grottaglie, in merito agli impatti auspicabilmente positivi della partnership con Baykar, rispetto alla costruzione dei droni, l’azienda si è limitata a dire che sta valutando diverse soluzioni e sarà in grado di approfondire la discussione in maniera più dettagliata a partire dal mese di settembre. Infine, nonostante le sollecitazioni da parte della delegazione della Fiom Cgil presente all’incontro in merito alla possibile partnership con il fondo finanziario PIF, non vi è stato nessun ulteriore aggiornamento.
“Come Fiom consideriamo l’incontro assolutamente insoddisfacente – prosegue la nota – sia dal punto di vista delle relazioni industriali, tenute con un atteggiamento superficiale ed a tratti provocatorio, sia dal punto di vista dei contenuti e delle risposte, molto spesso evasive a quelle che sono state le molteplici perplessità espresse dalla delegazione della Fiom Cgil.
Così come sostenuto durante l’incontro, crediamo che occorre affrontare la vertenza di Aerostrutture, facendo una discussione dettagliata dei siti, dei perimetri di competenza e delle diverse attività produttive. Inoltre, abbiamo ribadito come, ad oggi, non sia stato rispettato l’accordo siglato a luglio del 2024, circa la diversificazione produttiva anche attraverso la sinergia con la divisione elicotteri e la relativa condivisione degli spazi, prevista dall’accordo stesso.
Dopo l’incontro di ieri permangono quelle che erano le nostre forti perplessità circa il futuro della BU Aerostrutture e ribadiamo con convinzione che tutti e 4 i siti devono rimanere all’interno della One Company con una chiara mission sul futuro della divisione stessa. – Affermano gli esponenti sindacali – Occorre avviare una discussione di merito sul futuro dell’aeronautica civile e di come rilanciare un asset strategico per tutto il Mezzogiorno d’Italia.
Come FIOM, ostacoleremo in ogni modo quelle che potrebbero essere scelte finanziarie strategiche per la Leonardo SpA, ma che avrebbero un impatto negativo sul futuro di tutte le lavoratrici ed i lavoratori diretti e dell’indotto del sito di Grottaglie.” Concludono.