Il parricidio di Michele Emiliano. Le strane triangolazioni tra Decaro, Conte e Renzi. L’ingratitudine dispensata a mezzo stampa. Che strane le prossime consultazioni regionali in Puglia: chi non dovrà candidarsi è più importante di chi vorrebbe farlo. Tutto così singolare. Molta pro-forma, poca sostanza
Uccidere il padre per prenderne il suo posto. Smettere i panni del figlio e provare ad indossare l’abito adulto del genitore di se stesso. Platone volle sbarazzarsi del pensiero di Parmenide: padre di una filosofia che, sino ad allora, distingueva nettamente le categorie dell’essere da quelle del non-essere. Edipo uccise il padre Laio per prendere in sposa sua madre: Giocasta. Tutti i complessi e le malattie mentali che la psicoanalisi alimenta, e sui quali specula invece che provare a curare, richiamano questo episodio. Bruto pose fine alla vita del dittatore romano Giulio Cesare con una congiura di palazzo, schiudendo le porte alle Idi di Marzo. Prima della famiglia naturale, della famiglia allargata, della famiglia del Mulino Bianco, la storia ci ha tramandato racconti di famiglie irrisolte. Di famiglie spezzate (e controverse). Nere. Più attraversate dalle ombre che predisposte alle luci.
L’uccisione del padre, in politica, è una specifica variabile di questa prassi. Una categoria a sé stante. La rappresentazione plastica dell’ingratitudine. Del tradimento senza riconoscenza. Si prenda il caso della Puglia. Tutta la discussione per le prossime consultazioni regionali non ruota attorno a chi debba candidarsi, ma su chi non dovrà farlo. I programmi non ci sono; verranno dopo, forse. Dopo i nomi da cancellare. Dopo le storie da obliterare. Un’idea strana, parecchio singolare della democrazia elettorale. Interessata nel sottrarre più che attrarre. I voti, come le azioni, non si contano ma si pesano.
Il parricidio politico-elettoralistico di Michele Emiliano è assistito. Plurimo. Organizzato a mezzo stampa. Pur di realizzarlo, Antonio Decaro coinvolge Giuseppe Conte. Matteo Renzi. Il diavolo e l’acqua santa. I due carciofini sott’odio della politica italiana. Con la Schlein, Antonio il tentativo l’ha compiuto più volte in queste settimane. Ma non ha sortito gli effetti sperati. Era mio padre un tempo. Molta pro-forma, poco sostanza.