Grande successo per la competizione in acque libere. Il direttore generale Donadei: “É una creatura che cresce ogni anno non so dove arriveremo, ma sono certo che ci sforzeremo sempre di migliorare”
E’ Ziyang Zhang la stella di Mediterraneo Open Water 2025. Il nuotatore cinese ha fatto il pieno di medaglie nella due giorni di gare svoltesi a Taranto, seguite da migliaia di spettatori.
Zhang ha vinto la tre chilometri con il tempo di 32’10, alle sue spalle due italiani: Davide Marchello (Gruppo sportivo Esercito) e Andrea Filadelli (Marina Militare), rispettivamente con 32’12” e 32’14”. Nel pomeriggio di sabato Ziyang Zhang si era aggiudicato anche la Knockout Sprint svoltasi nello specchio di mare dinanzi alla Lega Navale, una gara ad eliminazione su tre manches: 1200, 800, 400 metri. Per effetto del piazzamento ottenuto sulla distanza del miglio marino, il cinese si è aggiudicato anche la Combinata abbinata al “Premio Domenico Cassalia”.
La Combinata femminile è andata alla brasiliana Jungblut Viviane. Nel settore Master il premio intitolato a Domenico Cassalia è stato assegnato a Laura Palasciano (Flaminio Sporting Club) e Marco Leone (Circolo Canottieri Aniene).
Tra le donne la gara dei 3000 metri è stata vinta dalla brasiliana Jungblut Viviane che ha fermato il cronometro a 35’04”; alle sue spalle la francese Caroline Jouisse, 35’09” e Ana Marcela Cunha con 35’11”. La classifica master ha visto un altro successo di Marco Leone (M60), dopo la vittoria nel miglio marino, in 41’16”, seguito da Marino Tinelli (Otrè ssd Noci) 41’23” e Natale Laghezza (Airon Club Bio Sport Ssd) con 41’27”, entrambi M25. Tra le donne master sul podio delle più forti sono salite Laura Palasciano con 44’10”, chiara Carbone (AQA Asd) con 47’01”, la tarantina Raffaella Svelto (Mediterraneo Sport Taranto) che ha chiuso in 48’22”.
Gli atleti iscritti sono stati quasi 500 appartenenti a 50 società sportive. Sul podio della classifica a squadre tre realtà pugliesi: al terzo posto Otrè Ssd Noci, al secondo Ranidae di Cassano Murge, al primo la società organizzatrice, Mediterraneo Sport Taranto. Al tecnico della Mediterraneo, Domenico Tagliente è stato consegnato il premio intitolato al compianto Michele Zappatore, come miglior allenatore della manifestazione.
Quest’anno Mediterraneo Open Water ha avuto un respiro decisamente internazionale. Nel Canale Navigabile hanno nuotato atleti cinesi, brasiliani, statunitensi, francesi, olandesi. Sotto il Ponte Girevole si sono tuffati nuotatori che hanno difeso i colori della nostra nazionale in Olimpiadi e competizioni internazionali. Nuotatori master provenienti da tutta Italia hanno ammirato il Castello Aragonese e la splendida cornice di pubblico assiepata su Corso Due Mari.
Barbara Pozzobon (Gruppo Sportivo Fiamme Oro), veterana del nuoto di fondo, abituata a contesti internazionali, conferma le vibrazioni positive ricevute a Taranto. “Qui abbiamo ritrovato l’estate e non mi riferisco solo al meteo, ma anche al calore umano, al clima che si respira durante questa competizione che per molti di noi sancisce la ripresa della stagione. – ha dichiarato ai giornalisti – E’ bello vedere la gente che segue la gara lungo il percorso perchè non accade spesso. Ero già venuta a Taranto lo scorso anno e confesso che quest’anno è andata ancora meglio. La caratteristica importante di questa manifestazione è che mostra la vera essenza del nuoto di fondo che non è solo fatica e nuotare per ore, ma anche divertimento, famiglia, stare in gruppo”.
Stanco, ma soddisfatto il direttore generale della manifestazione, Massimo Donadei. “Mediterraneo Open Water è una creatura che cresce ogni anno non so dove arriveremo, ma sono certo che ci sforzeremo sempre di migliorare. – afferma – Questa è stata un’edizione carica di aspettative: 20 anni di Mediterraneo Village, 5 anni di Open Water, non potevamo sbagliare. E infatti abbiamo battuto ogni record: iscritti, presenze internazionali, attenzione del pubblico, delle istituzioni, dei partner. Li abbraccio e li ringrazio tutti dal profondo del cuore, perchè questo è un grande lavoro di squadra. La nostra è una competizione sportiva di altissimo livello, ma ci riempie di orgoglio essere un momento di valorizzazione del territorio, di promozione turistica; – sottolinea – una cerniera con il mondo scientifico e culturale, una realtà che promuove lo sport per tutti, il benessere, l’inclusione. Non abbiamo e non vogliamo barriere: ci piace lanciare lo sguardo lontano, scrutare l’orizzonte e immaginare nuovi traguardi da raggiungere, bracciata dopo bracciata. Appuntamento al 2026”.